Inaugurata il 16 marzo scorso a Reggio Calabria, alla presenza del Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata è finalmente una realtà. La funzione di questo nuovo Organismo, dapprima istituito con Decreto Legge del Governo e poi convertito in Legge (la nr. 50/10 per la precisione), ha un compito preciso: seguire il bene dal sequestro alla confisca e facilitarne il passaggio alle Istituzioni o agli Enti beneficiari. La nuova Agenzia, com’è facile intuire, va a rivestire un ruolo strategico nel contrasto alle grandi organizzazioni criminali del Paese poiché si occuperà di seguire il complesso (e talvolta lungo) iter che permette allo Stato di acquisire beni di grande valore sottratti alle disponibilità di boss, esponenti ed affiliati dei clan delinquenziali. L’Organismo recentemente istituito si sostituisce, in questo compito, all’Agenzia del Demanio ed al Prefetto cumulando poteri di censimento dei beni confiscati, la verifica del loro stato nonché la destinazione e l’assegnazione degli stessi, eccezion fatta per la facoltà di avvalersi – per le funzioni di supporto territoriale – delle Prefetture competenti. Il sottrarre quella che è stata più volte definita ‘linfa vitale’, vale a dire la forza rappresentata dagli immensi patrimoni immobiliari e finanziari di cui si avvolgono mafia, camorra e n’drangheta per mantenere le loro basi logistiche e finanziare i loro traffici, è certamente uno dei settori d’intervento più efficaci ed incisivi messi a punto dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine nella difficile lotta alla criminalità organizzata. L’istituzione dell’Agenzia, dunque, è lì a dimostrare una precisa volontà da parte dello Stato di persistere nel colpire questi pericolosi sodalizi criminali in quello che, indubbiamente, è uno dei suoi punti di forza: quello patrimoniale-finanziario.Collocata nel centro storico di Reggio Calabria, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata è diretta dal Prefetto Mario Morcone. Cinquantasettenne originario di Caserta, laureato in Giurisprudenza, coniugato con due figli, il Prefetto Morcone vanta una lunga carriera da Dirigente in seno al Ministero dell’Interno ove ha rivestito numerosi incarichi tra gli Uffici centrali dello stesso Dicastero.
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