L’emergenza rifiuti a Napoli rischia di provocare un terremoto nelle fila dei “soccorritori”. E’ stato infatti iscritto nel registro degli indagati per smaltimento irregolare di rifiuti il generale Franco Giannini, braccio destro del supercommissario all’emergenza rifiuti di Napoli, Gianni De Gennaro. L’inchiesta che ha portato al coinvolgimento del gen. Giannini ha preso avvio dalle denunce presentate da alcuni sindaci di comuni irpini e da associazioni ambientaliste. Nell’esposto si fa esplicito riferimento al fatto che il previsto conferimento di 30mila ecoballe nel sito di stoccaggio a Piano d’Ardine, adiacente al cdr e di proprietà dell’Asi, può apportare serie conseguenze sul piano ambientale. Il gen. Giannini è stato quindi indagato perché, essendo sub-commissario, ha firmato il provvedimento di esproprio dell’area. A conclusione delle prime indagini, avviate proprio in questi giorni, la procura di Avellino ha anche emesso un decreto di sequestro preventivo di urgenza. Proprio questa mattina De Gennaro ha incontrato il presidente della provincia di Avellino e il sindaco di Savignano che propongono un piano alternativo, mentre le organizzazioni ambientaliste stanno organizzando per il primo maggio una manifestazione di protesta.
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