A Reggio Calabria l’agenzia dei beni sequestrati

Massimo Scambelluri

Il ministro dell’Interno Maroni risponde all’atto terroristico che il 3 gennaio ha provocato un’esplosione davanti al portone degli uffici della Procura generale di Reggio Calabria: "Proprio quella città – ha annunciato – sarà la sede dell’Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati".
L’attentato è, per il ministro Maroni, "un fatto molto grave, un atto terroristico della ‘ndrangheta, per generare timori e paure. Si tratta – ha spiegato – di una reazione ai risultati delle attività di indagine e di contrasto, di aggressione ai patrimoni criminali, di cattura dei maxi-latitanti che hanno dimostrato tutta la loro efficacia". Il ministro dell’Interno è oggi a Reggio Calabria per una riunione dei vertici delle forze dell’ordine. È sua intenzione estendere il modello Caserta a tutta la regione: più uomini delle forze di polizia, più coordinamento tra di loro e con la magistratura, controllo intensivo del territorio e massima attività informativa e investigativa. Nei prossimi giorni, inoltre, verrà insediata a Milano la sezione speciale della commissione grandi opere che dovrà sorvegliare su possibili infiltrazioni della ‘ndrangheta all’Expo di Milano.