Afghanistan, i funerali dei caduti

Paola Fusco

Tutti i ministri del governo presenti ai funerali di Stato dei caduti a Kabul. Tra i primi ad arrivare i ministri degli Esteri Frattini e della Difesa, Ignazio La Russa. Poi hanno fatto ingresso nella basilica i sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, i ministri Bossi, Matteoli, Brunetta, Meloni, Tremonti, Calderoli, Prestigiacomo, Ronchi, Alfano e Scajola. Nella basilica sono giunti anche il Capo dello Stato Napolitano, il premier Berlusconi, i presidenti delle due Camere, Fini e  Schifani, e il sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso. Siedono nelle prime file, a ridosso delle due ali di sedie dove sono stati sistemati i familiari delle vittime, tutti i vertici delle forze armate e di polizia. Tra gli altri il nuovo capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Giuseppe Valotto, che si è insediato al vertice della forza armata proprio il giorno dell’attentato. Insieme a lui, questa volta in borghese, l’ex capo di Stato Maggiore, il generale Fabrizio Castagnetti. Insieme ai due generali dell’Esercito, il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Daniele Tei, quello della Marina militare, l’ammiraglio Paolo La Rosa e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli. Nella basilica di San Paolo anche il capo dell’Aise, l’ ex Sismi, l’ammiraglio Bruno Branciforte. Moltissime le uniformi, molti i baschi amaranto della Folgore, molti i militari in congedo che hanno voluto partecipare alle esequie. Un lungo, interminabile applauso ha accolto l’arrivo alla Basilica di San Paolo dei familiari dei sei paracadutisti. Qualcuno risponde all’applauso salutando con la mano, qualcun altro sorride, ma il sentimento prevalente è quello di muto dolore. Intanto, sono già alcune migliaia le persone che hanno preso posto dietro le transenne a ridosso della Basilica per dare l’ultimo saluto ai militari caduti.