Alimenti, sequestri GdF a Napoli

Paola Fusco

Le Fiamme Gialle di Napoli, durante un controllo di polizia economico-finanziaria a una società d’ingrosso di Sant’Antimo (Na), hanno sequestrato circa 4 tonnellate di prodotti alimentari con etichette riportanti “falsa” scadenza e centinaia di prosciutti di dubbia provenienza. L’operazione ha tratto origine dai controlli sul “carovita” che hanno fatto emergere dubbi sulla genuinità di alcune tipologie di insaccati e generi caseari in vendita a prezzi estremamente vantaggiosi nell’area nord della provincia. Lo sviluppo delle indagini ha condotto i finanzieri a tre depositi gestiti dal grossista, dove un ingente quantitativo di insaccati, formaggi e altri generi alimentari erano apparentemente ben conservati in capienti celle frigorifere. Tuttavia, dal minuzioso controllo di ogni singolo prodotto, è emerso che parte dei generi erano privi dell’etichettattura obbligatoria a tutela della salute del consumatore e per tracciare l’origine del prodotto mentre altri, tra cui omogeneizzati, riportavano date di scadenza falsificate mediante l’applicazione di una “nuova” etichettatura per certificare la commestibilità nei mesi successivi. La Guardia di Finanza ha immediatamente sequestro i prodotti e poi ricostruito la filiera agro-alimentare per identificare i fornitori del grossista grazie alla documentazione extra-contabile acquisita nel corso dell’intervento. Complessivamente sono stati sottoposti a sequestro 8000 tipologie di alimenti per un peso di circa 4 tonnellate e un valore di mercato di centinaia di migliaia di euro. L’imprenditore è stato segnalato alla magistratura per frode in commercio, ricettazione e violazione delle norme sanitarie a tutela della salute dei consumatori.