Antibracconaggio: Brescia, sequestrati un centinaio di volatili protetti

Roberto Imbastaro

Decine di esemplari appartenenti a specie protette di avifauna stipati all’interno di congelatori. Avviene nel bresciano e lo ha scoperto il personale del Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA) del Corpo forestale dello Stato nell’ambito di un’operazione denominata “Free Robin (Pettirosso libero)”.  Grazie a una pervicace e articolata attività investigativa è stato possibile  individuare alcuni bracconieri che, con l’ausilio di reti, catturavano in natura uccelli appartenenti a specie particolarmente protette dalle normative nazionali ed internazionali.

In particolare, i controlli sono scattati nel territorio della Val Sabbia e hanno portato alla denuncia di sei persone che dovranno rispondere dei reati di furto aggravato (la fauna selvatica secondo la normativa vigente appartiene al patrimonio indisponibile dello Stato) e uccellagione. I bracconieri sono stati tutti colti in flagranza di reato mentre erano impegnati nelle attività venatorie illecite, pertanto sono scattate  perquisizioni domiciliari e locali nell’ambito delle quali sono state poste sotto sequestro le reti e 90 esemplari appartenenti a specie protette, ritrovati morti all’interno di alcuni congelatori. Tra questi vi erano peppole, pettirossi, fringuelli.  Ma un lieto fine è spettato a una quindicina di volatili tra cui fringuelli e tordi sasselli, che sono stati salvati dai Forestali e hanno potuto spiccare nuovamente il volo.