Asis Italy: il generale israeliano Amos Yadlin al security workshop in finance

Roberto Imbastaro

Si è tenuto a Milano, presso la sede di Axitea, il SECURITY WORKSHOP indirizzato al settore Finance, organizzato da ASIS Italy – Chapter di Asis International la più grande associazione mondiale di professionisti della sicurezza – che ha come missione la promozione e lo sviluppo dell’eccellenza e della leadership degli esperti di sicurezza. Il seminario è stato moderato dall’Ing. Marco Bavazzano, Presidente di Asis Chapter Italy e CEO di Axitea.

 

Ospite speciale dell’incontro, curato dal Consiglio Direttivo di ASIS Italy Chapter, il Generale israeliano *Amos Yadlin, Executive Director INSS(Institute for National Security Studies) che è intervenuto parlando dello “Stato dell’arte della Cyber Security”.

 

Il Generale, che ha operato per più di 40 anni nelle Forze di Difesa Israeliane (IDF), ha sottolineato nella sua “lecture” riservata ai partecipanti del Workshop, le criticità del panorama attuale nell’ambito della Cyber Security, all’incrocio tra scenari geopolitici ed industriali. Yadlin ha ripercorso l’evoluzione delle dinamiche di attacco e di minaccia che negli ultimi anni hanno caratterizzato gli scenari di mercato, identificando i principali rischi in termini di data corruption, perdita di informazioni critiche, interruzione delle attività di business, frode e sottrazione di denaro. Gli attacchi dell’ultimo periodo si sono concentrati in particolare negli ambiti finance e insurance con danni rilevanti e la lecture ha evidenziato, in particolare, un aumento delle minacce a sistemi come SCADA, nelle infrastrutture mission critical, anche in relazione alla diffusione sempre maggiore dell’Internet Of Things.

 

Al workshop è intervenuto poi **Gianluca VadruccioICT Security Manager EXPO 2015, con un intervento dal titolo: “La visibilità mondiale e la tutela dell’immagine. Peculiarità di un evento universale”. Vadruccio ha evidenziato l’elevata complessità dell’evento milanese dal punto di vista della sicurezza e della protezione, considerando i differenti aspetti, come i volumi di persone, la numerosità degli stakeholder coinvolti, la visibilità e l’attrattiva che la manifestazione ha avuto soprattutto per i potenziali hacker. La cyber strategy, l’adattamento continuo delle procedure operative ed un’attenta gestione dei punti critici – insieme ad un monitoraggio puntuale e continuo – sono le best practice che hanno permesso e garantito la buona riuscita dell’evento e la “salvaguardia informatica” del sistema Expo.