Australia, inchiesta sulla Marina

Paola Fusco

I vertici militari australiani e il ministro della Difesa hanno ricevuto oggi il rapporto preliminare di una commissione d’inchiesta su una serie di misfatti a sfondo sessuale a bordo di una nave della marina,
secondo cui un gruppo di marinai usava tattiche ” di tipo mafioso” per impedire che le colleghe dell’equipaggio denunciassero una serie di prepotenze e abusi sessuali. Il comandante delle forze di difesa, maresciallo dell’aria Angus Houston, ha detto che il rapporto, secondo cui vi era nella nave una cultura predatoria alimentata dall’ alcool e talvolta da abuso di steroidi, ” solleva questioni molto gravi, anche di carattere culturale e istituzionale”. E il ministro della Difesa Stephen Smith ha promesso un approccio di ‘ tolleranza zero’ verso tali comportamenti. Secondo il rapporto di 400 pagine sulla nave da rifornimenti Hmas Success, durante un viaggio in Asia nell’ aprile del 2009,
il gruppo di marinai a mo’ di scommessa stabiliva delle ‘taglie’ sulle donne marinaio, con un punteggio piu’ alto per le lesbiche, da pagare a chi fosse riuscito a fare sesso con una di loro. Su un equipaggio di 220, solo 30 erano donne e il sistema di denunce, dominato da uomini, aveva impedito a lungo alle
donne di fare rapporto. Dopo una serie di episodi, fra cui atti sessuali su un tavolo della mensa e poi in pubblico in un bar di Shanghai, tre ufficiali donne avevano chiesto un colloquio con il comandante, facendo scattare l’ inchiesta.