Barra (CRI): pronti a un supercensimento a Roma. Ci assegnino l’incarico

Paola Fusco

Se ci chiedono di andare avanti, di censire tutti coloro che vivono a cielo aperto, senza un’abitazione vera e propria, noi siamo pronti. In fondo sarebbe perfettamente in linea con i compiti della Croce rossa italiana”. Lo afferma Massimo Barra, presidente della Cri, in un’intervista rilasciata al ‘Messaggero’. Il censimento della Cri a Roma infatti “non avrebbe preso in considerazione la roulotte in cui risiedevano i due pastori romeni che hanno aggredito la coppia di turisti olandesi” a Ponte Galeria perchè “la missione che ci è stata assegnata – prosegue Barra – é quella di occuparci degli accampamenti, regolari e abusivi, e non in generale di tutti gli ‘invisibili’… che non hanno un tetto”. “Questo non significa – conclude il presidente della Croce rossa italiana – che non potremmo farlo: ci assegnino l’incarico. Forse sarebbe utile capire quanti barboni vivono a Roma. A Milano è stato fatto. In fondo, la Croce Rossa si occupa di aiutare i più deboli e anche questo sarebbe in linea con la sua missione”.