Calcio: Astrea a rischio iscrizione

redazione

Questa mattina la Segreteria Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE riunita a Roma in seduta straordinaria, preso atto dagli organi di stampa sportiva della possibilità che l’Astrea, Squadra di calcio della Polizia Penitenziaria, rischi di non iscriversi al prossimo campionato nazionale di serie D, ha deliberato la disponibilità del Sindacato a rilevare il titolo sportivo dell’Astrea facendosi carico degli oneri economici per l’iscrizione al campionato.

Se fossero vere le indiscrezioni giornalistiche, sarebbe una vergogna che l’Astrea, unica squadra di calcio di rilevanza nazionale nata e formata da appartenenti ad una forza di polizia, rischi di essere cancellata dal panorama calcistico italiano per l’indifferenza e la superficialità della dirigenza del Dap che ne ha – incomprensibilmente – la gestione amministrativa e sportiva” dichiara il Segretario Generale SAPPE Donato Capece.

Peraltro, i fondi destinati all’attività sportiva non gravano sul bilancio dello stato ma su quello dell’Ente di Assistenza dell’Amministrazione Penitenziaria, finanziato esclusivamente dal personale dipendente di polizia e amministrativo” prosegue. E aggiunge: “Proprio per questa ragione, al fine di scongiurare la cancellazione dell’Astra dal panorama calcistico nazionale, ho indetto una riunione straordinaria della segreteria generale del SAPPE, primo e più grande sindacato della polizia penitenziaria, nel corso della quale la mia proposta di farsi carico delle spese di iscrizione della squadra è stata accolta con entusiasmo e  all’unanimità. Noi ci siamo e vogliamo fare la nostra parte per la salvaguardia della nostra identità anche in campo sportivo.”

Noi del SAPPE non possiamo accettare la dispersione di un patrimonio storico e sportivo (l’Astrea è stata fondata nel 1948 ed ha militato anche nelle categorie professionistiche) che non è proprietà dei burocrati dell’Amministrazione penitenziaria ma di tutti i poliziotti penitenziari, che in essa esaltano – nelle sue gesta calcistiche – l’orgoglio e l’identità sportiva e di appartenenza”, conclude il leader del SAPPE.