Carabinieri, in auto con Eva

Paola Fusco

Sta per arrivare a bordo delle auto dei Carabinieri, il suo nome è Eva ma non è una donna. L’acronimo sta infatti per Enhanced Vehicle Automation e indica un sistema, progettato e sviluppato da Delta Software in collaborazione con l’Arma, per impieghi automotive. E’ già operativo da settembre 2008 e la consegna delle prime cento unità avrà inizio il prossimo mese di giugno. Il dispositivo di bordo, in mostra in questi giorni a TechFor, è in grado di espletare tutte le funzioni tipiche degli impieghi di Polizia per il controllo del territorio: consente al personale in servizio di effettuare, direttamente dal veicolo in movimento o da fermo, accertamenti di targa e patente per ottenere informazioni sul mezzo e sui soggetti a bordo di esso, in modalità vocale o touch screen. La funzione vocale può essere utilizzata anche durante l’attività di posto di blocco interagendo con il sistema tramite una normale auricolare wireless e ricevendo i dati di risposta attraverso il “Text to speech” integrato che risponde vocalmente fornendo al militare le credenziali del mezzo o della persona controllata e, eventualmente, anche il grado di pericolosità sociale del soggetto, qualora l’operatore ne veda la necessità. Il comando vocale ha il duplice vantaggio della tempestività nell’utilizzo e della possibilità di comunicare con il sistema senza perdere di vista il soggetto da controllare. Il sistema Eva include anche una telecamera senza fili  per riprese ambientali diurne e notturne tramite illuminatore infrarosso e il software consente di impartire comandi per lo scatto di singole foto ad alta definizione o per la registrazione di filmati. Anche questi comandi possono essere impartiti tramite touch screen o voce. Il personale dell’Arma potrà anche controllare il veicolo grazie a una serie di funzioni personalizzabili: accendere o spegnere luci, lampeggianti o sirena, bloccare le porte o l’arma e accendere o spegnere scritte su eventuali Display esterni. Tutte queste funzioni di Eva sono integrate all’interno di un microcomputer modificato su specifica dell’Arma (il Gps è stato integrato con un motore di Routing di loro produzione e i dati cartografici forniti dal Comando Generale). Leggero e di piccole dimensioni grazie all’impiego di materiali evoluti, il dispositivo ha un basso consumo elettrico grazie all’impiego di processori low-voltage e una bassa produzione di calore grazie alle tecnologie Bga. Può essere utilizzato anche in condizioni critiche e il sistema operativo Windows XP consente l’impiego di applicazioni già in uso presso l’Arma.