Regione Lazio, uso sociale dei beni mafiosi

Roberto Imbastaro

Favorire l’uso sociale degli immobili confiscati alla mafia è l’obiettivo della proposta di legge approvata all’unanimità dalle commissioni Sicurezza, Affari istituzionali e Politiche sociali della Regione Lazio. L’iniziativa è stata presentata questa mattina alla stampa, presso il Salone TechFor, dai primi firmatari del testo Luisa Laurelli e Fabrizio Cirilli, presidente e vice della commissione Sicurezza, ed Enrico Fontana, vicepresidente della commissione Agricoltura. Una legge che prevede un’agenzia per la gestione degli immobili, un fondo di rotazione per l’estinzione delle ipoteche e uno di garanzia per agevolare l’accesso al credito dei destinatari dei beni, per superare le difficoltà connesse agli oneri di gestione dei beni. Nel Lazio infatti, gli immobili sottratti alle mafie ammontano a 100 milioni di euro: “E’ per questo motivo” ha spiegato Luisa Laurelli “che la Regione ha stanziato, per il triennio 2009/2012, circa sette milioni di euro per finanziarne ristrutturazione e riutilizzo”.