Carcere di Novara, la protesta del Sappe

Tiziana Montalbano

Il Sappe, l’organizzazione più rappresentativa, a livello nazionale, della Polizia Penitenziaria, ha esposto la situazione in cui versa il personale del Corpo in servizio presso la casa circondariale di Novara. “In particolare” si legge in una nota del sindacato “desta preoccupazone la gestione dell’ordine e della disciplina nei reparti detentivi, anche in considerazione di episodi di aggressione posti in essere da ristretti nei confronti di personale del corpo. I vertici dell’istituto, invero, sembrano troppo inclini a perseguire progetti e percorsi educativi dificilmente realizzabili a discapito di maggiori condizioni di sicurezza dell’istituto e del personale. A ciò si aggiunge una conseguente conflittualità tra il comandante di reparto e i dipendenti, molti dei quali non si sentono più tutelati e hanno chiesto l’esenzione dal servizio nei reparti detentivi. Il reiterarsi di episodi di tensione fra personale del corpo e popolazione ristretta induce a riflettere sulla gravità della situazione, che non può essere ulteriormente sottovalutata e richiede l’adozione, con la massima sollecitudine, di misure significative per ristabilire la serenità lavorativa nel personale”. A tal fine il Sappe auspica iniziative urgenti delle autorità superiori per ristabilire i livelli di sicurezza, considerando anche un avvicendamento del comandante di reparto, in mancanza delle quali il sindacato minaccia di persistere nelle sue iniziative di protesta.