GdF, nuova unità navale a Livorno

Tiziana Montalbano

Ha "preso gli ormeggi" nel porto mediceo di Livorno l’unità navale "V.2033" della Guardia di Finanza. La vedetta è stata assegnata alla Stazione Navale di Livorno, entrando così a far parte del dispositivo del Corpo, che costituisce il più completo e specializzato strumento di polizia economico-finanziaria deputato al contrasto delle attività illecite in mare. La nuova vedetta, di moderna generazione, fa parte della classe "V.2000 II serie", ed è stata costruita da un raggruppamento temporaneo di imprese, costituito dai cantieri navali spezzini "Intermarine" e "Baglietto", azienda quest’ultima che nel corso degli anni 70/80 realizzò buona parte dei guardacoste in legno della gloriosa classe "Meattini". La V.2033 ha lo scafo realizzato in materiale composito ed è "spinta" da due motori Seatek-Plus da 620 cv cadauno, che, accoppiati ad idrogetti "Rolls-Royce Kamewa", sono in grado di imprimere al mezzo una velocità massima di quasi 50 nodi. L’unità navale, lunga m 13,20 per oltre 11 tonnellate di dislocamento, possiede un’autonomia di 300 miglia nautiche alla velocità continuativa di 30 nodi ed è dotata di caratteristiche tecnico-strutturali che le garantiscono la navigazione in piena sicurezza, anche in presenza di condizioni meteo-marine avverse. La performante vedetta, dunque, va ad integrare la flotta della Stazione Navale, Comando dipendente dal Reparto Operativo Aeronavale di Livorno. Il potenziamento navale testimonia l’attenzione istituzionale che la Guardia di Finanza attribuisce alla costa labronica, sia per la posizione baricentrica e strategica della nostra area, a sbarramento dei traffici illeciti perpetrati via mare, sia per la salvaguardia e tutela delle notevoli ricchezze paesaggistico-ambientali. La Stazione Navale, da pochi mesi al comando del Maggiore Filippo Bianchi, conta  complessivamente quattordici unità, tra guardacoste e vedette, otto delle quali rischierate a Livorno, e le restanti sei equamente assegnate alle sottordinate Sezioni Operative Navali di Portoferraio (LI) e Porto Santo Stefano. Alla flotta navale si affianca poi la componente elicotteristica, di stanza all’Aeroporto Militare di Pisa, che consta stabilmente di tre velivoli (del tipo NH500, A109 AII, AB 412). Entrambe le componenti "strategiche" del Corpo, costituite da oltre duecento militari, sono coordinate dal Magg. Luca De Paolis, Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno.