Comitato ordine e sicurezza: le novità della Capitale

Paola Fusco

 

Eliminazione dei campi nomadi abusivi, espulsione di chi non ha diritto a sostare sul territorio italiano, trasferimento nei campi autorizzati di chi invece può restare: sono le principali azioni varate dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, riunitosi a Palazzo Valentini all’indomani dei gravi episodi di violenza avvenuti a Roma. Alla riunione del Comitato erano presenti, oltre al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, il questore Caruso, il sindaco Alemanno e i presidenti di Provincia e Regione, Zingaretti e Marrazzo. Gli altri punti del documento approvato: ricognizione degli aventi titolo a restare nei campi; nuovo regolamento per gli insediamenti autorizzati; "tutoraggio" dei campi per favorire l’integrazione; trasferimento dei nuclei meglio integrati nei Comuni che portano avanti progetti di inclusione sociale; avvio sgombero Casilino 900. Tra le iniziative preannunciate, una lettera a firma congiunta (sindaco di Roma e presidenti di Provincia e Regione) con cui si chiederanno al Governo le risorse necessarie "per rendere effettive le espulsioni", allontanando dal territorio romano chi ha commesso reati. Condizione necessaria, ha detto il sindaco Alemanno, per "attuare i percorsi d’integrazione di chi vuole lavorare e vivere in modo regolare". Lo stesso Alemanno ha poi ricordato l’impegno del Comune per potenziare l’illuminazione pubblica, altro fattore determinante per la sicurezza: accesi 563 nuovi lampioni in zone a rischio, in vista un piano per il 2009 con 5.000 punti luce in più e un investimento di 6,5 milioni.