Dal Consiglio di Stato precisazioni efficaci sull’uso del biosimilare

redazione

 “La pronuncia del Consiglio di Stato è un contributo significativo a fare chiarezza sul ruolo dei biosimilari in terapia e sulle possibilità che aprono ad un allargamento della platea dei pazienti trattati e al contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera, in linea con quanto già indicato nel position paper dell’AIFA”. Stefano Collatina, coordinatore dell’Italian Biosimilar Group, esprime soddisfazione per l’Ordinanza (la numero 04516/2015) che respinge il ricorso mosso contro una delibera della Regione Toscana, nella quale si coniuga il principio della libertà prescrittiva del medico con la necessità di mantenere in equilibrio le risorse pubbliche. Questo obiettivo, secondo il Consiglio di Stato, viene raggiunto con quanto previsto dalla delibera oggetto del ricorso, laddove le evidenze scientifiche oggi disponibili confermano qualità, sicurezza ed efficacia dei farmaci biosimilari come nuova opportunità anche nella continuità terapeutica e non solo per i pazienti naïve.

“I giudici hanno infatti ribadito che il medico resta libero di scegliere in scienza e coscienza il farmaco da impiegare per il paziente – aspetto che nessuno ha mai posto in discussione – ma hanno altresì sottolineato come il passaggio dal farmaco di marca al biosimilare sia comunque possibile, come indicato anche dall’AIFA” prosegue Collatina. “Ci auguriamo che questa Ordinanza incoraggi le Regioni a rimuovere tutti gli ostacoli che ancora impediscono al biosimilare di esercitare il suo effetto positivo, oltre che sulle vite dei pazienti, anche sulla sostenibilità dell’assistenza. Dal 2006, infatti, i biosimilari hanno generato più di 400 milioni di giorni di esperienza clinica sui pazienti in Europa: è un percorso, quindi, che i medici e pazienti possono guardare con fiducia perché rappresenta una reale opportunità di garantire un più ampio accesso alle cure”.