Domani a Milano 9° Congresso Scientifico S.I.M.S.Pe

Roberto Imbastaro

Da domani giovedì 2 ottobre a Milano il nono Congresso scientifico della S.I.M.S.Pe. – Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria Onlus che rappresenta la maggior parte dei circa 4.000 operatori di sanità penitenziaria.Numerosi gli interventi ed i dibattiti a carattere prettamente scientifico che affronteranno come sempre il tema del "cittadino detenuto", del particolare ambito in cui gli operatori sanitari penitenziari operano e delle peculiari patologie che lo caratterizzano. Tra gli argomenti che verranno trattati: Epatiti virali croniche: Malattie infettive; Psoriasi: Malattie sessualmente trasmissibili; Parassitosi; Tossicodipendenze.

Il Work shop Interdisciplinare "Carcere e Territorio: quale continuità assistenziale al paziente detenuto tra ingresso, detenzione e scarcerazione?" e soprattutto la tavola rotonda "Medicina penitenziaria: la nuova frontiera per il S.S.N., bisogni, modelli e prospettive" entrano nel vivo del tema di cruciale attualità per la Sanità Penitenziaria, che dal 15 giugno scorso non è più affidata al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ma al Servizio Sanitario Nazionale.
Come dichiara il Presidente della SIMSPe-onlus Andrea Franceschini : "Crediamo nella piena integrazione tra sanità penitenziaria e sanità pubblica e siamo certi della necessità di una riforma. Simspe vive con sconcerto la fretta e la superficialità con cui essa viene attuata. Sono a rischio la nostra professionalità ed il nostro futuro: il Dcpm che regola il passaggio al SSN non fa cenno al nostro bagaglio di esperienze acquisite "sul campo", al contributo che potremmo – e vorremmo – dare e neppure al nostro futuro. Per la maggior parte degli operatori il comma 3 dell’art. 4 del Dcpm (*allegato), che regolamenta il trasferimento dei rapporti di lavoro, significa perdita del lavoro. E per il SSN ed i cittadini detenuti perdita di preziose e irripetibili competenze".
"Auspichiamo – conclude Franceschini – che i lavori del nostro Congresso nazionale, cui abbiamo invitato i maggiori rappresentanti del mondo sanitario e della giustizia, possano essere spunto per una riflessione approfondita e costruttiva che porti all’avvio di un percorso integrato di collaborazione".