Esercito, si celebra il 149° anniversario

Paola Fusco

L’Esercito è "una istituzione determinante per il futuro dell’Italia", e "ha sempre riflesso al suo
interno la complessità e le diversità culturali e sociali del Paese". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
, nel messaggio inviato al capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Giuseppe Valotto in occasione del 149° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano. "Nato il 4 maggio del 1861, subito dopo la proclamazione del Regno d’Italia, dalla fusione dell’Armata sarda e di altre formazioni militari pre-unitarie – ricorda Napolitano – l’Esercito è stato protagonista della storia nazionale e saldo presidio della Patria negli eventi drammatici, dalla terza guerra di indipendenza alla
grande guerra, dal secondo conflitto mondiale alla guerra di liberazione, che ne hanno segnato l’ esistenza, collocando infine l’ Italia come grande democrazia nella comunita’ delle nazioni libere
del XXI secolo". "L’ Esercito, sin dalle sue origini -afferma ancora il capo dello Stato- ha riflesso al suo interno la complessita’ e le diversita’ culturali e sociali del paese, ha fatto di esse un proprio carattere distintivo e qualificante, una ricchezza di valori, un confronto di idee la cui amalgama ha contribuito, in pace e in guerra, alla nascita e alla condivisione di un comune sentimento nazionale e, per questa via, al coronamento dell’ unita’ d’ Italia". "Attraverso un lungo e difficile processo di
razionalizzazione e riorganizzazione ancora in corso -prosegue
Napolitano nel suo messaggio- l’ Esercito tradizionale del passato, basato sulla coscrizione obbligatoria e ancorato alla difesa dei
confini nazionali, si e’ trasformato in un moderno strumento militare professionale, proiettabile in lontane regioni, capace di operare in contesti diversificati multinazionali e multidisciplinari, impegnato
in complesse missioni per la stabilizzazione di aree di crisi e per la pace". Rivolgendosi infine a tutto il personale, militare e civile della Forza Armata, il presidente della Repubblica conclude: "Potete essere a buon titolo orgogliosi di far parte di una istituzione prestigiosa e determinante per il futuro dell’ Italia. A voi e ai vostri familiari, anche a nome di tutti gli italiani, rivolgo un riconoscente e affettuoso augurio e esprimo il mio piu’ vivo apprezzamento per quanto avete fatto e state facendo per il nostro
paese e per la comunita’ internazionale".