Isotta Fraschini dei VVFF apre la Mille miglia

red

La Mille Miglia, corsa d’auto d’epoca, riaccende i motori per l’edizione 2010, in programma dal 5 al 9 maggio lungo il percorso Brescia-Roma-Brescia. L’evento raggiungerà la capitale la sera del 7 maggio. Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco partecipa fuori concorso con una Isotta Fraschini che appartiene fin dagli anni ’30 al parco mezzi del Comando provinciale di Milano. La storica vettura, assegnata tradizionalmente al Comandante, aprirà la manifestazione, partendo in testa alle 375 vetture in gara, di 51 marchi automobilistici, precedute da un corteo di 130 Ferrari, d’epoca e moderne messe a disposizione da collezionisti provenienti da tutto il mondo. Evento di rilievo l’arrivo intermedio a Roma, nella suggestiva cornice storica di Castel Sant’Angelo, previsto per le ore 20,15 di venerdì. Stand espositivi e Unità mobili di comando locale (Ucl) dei Vigili del fuoco seguiranno le principali tappe della gara, con l’obiettivo di trasmettere al vasto pubblico della manifestazione un’immagine di prossimità ai bisogni della popolazione e di costante attenzione allo sviluppo tecnologico dei mezzi operativi di soccorso. Dopo una serie di modifiche elaborate durante l’avviamento della produzione, il Tipo 8 subisce un completo rifacimento nel 1924. L’intero veicolo è ripensato e ridimensionato in modo che alla crescita delle prestazioni si accompagni un incremento del comfort. Le dimensioni già monumentali del Tipo 8 trovano un nuovo assetto in carrozzerie più capienti, più pesanti, il cui disegno si avvia verso la grande classicità degli anni Trenta. Dopo la rinuncia della Fiat a produrre la Superfiat a dodici cilindri, l’Italia trova nel Tipo 8 A la sua automobile ammiraglia, con cui assicurerà il primato delle esportazioni negli Stati Uniti. Storicamente, in seguito ad opportune modifiche dell’installazione pompa antincendi, l’Isotta Fraschini entra in servizio nel 1942 al comando provinciale Vvf di Milano, dove vi resta fino al 1958. Successivamente vene collocata nel museo storico del comando.