Expo: biodiversità, un tesoro ed un impegno costante della Forestale

redazione

– “Quando abbiamo deciso di puntare sull’’educazione ambientale ad Expo facendo conoscere ai ragazzi, e non solo, quanto di più prezioso abbiamo in Italia in tema di biodiversità, ovvero i Parchi, non ci aspettavamo certo un risultato così eclatante. Abbiamo registrato al Biodiversity Park  ben 100mila presenze, un segnale importante che ci fa capire che siamo sulla giusta strada e che abbiamo operato una scelta corretta. In questo lavoro ovviamente un plauso va al Corpo forestale dello Stato che quotidianamente è impegnato nella tutela e conservazione della biodiversità e a Federparchi che opera sempre in questa direzione, entrambi impegnati sia sul territorio che all’interno dell’Esposizione Universale.” È quanto ha dichiarato Barbara Degani Sottosegretario di Stato all’Ambiente in occasione di una sua visita presso il Biodiversity Park all’Expo di Milano. “Il nostro obiettivo è formare e sensibilizzare il maggior numero di persone al rispetto dell’ambiente e della natura. Pensare che in 100mila, sollecitati dai tanti eventi che ogni giorno popolano Expo, – continua la Degani – siano entrati nel nostro padiglione per approfondire queste tematiche ci riempie di orgoglio. La strada è ancora lunga ma questi risultati danno la misura di come l’esperienza di Expo abbia impresso una forte accelerazione alle tematiche ambientali veicolandole efficacemente”.

Expo, infatti, è stato ed è tuttora il teatro internazionale per esporre  metodi, strategie e risultati delle azioni messe in campo per preservare il futuro della nostra madre Terra, mission del Corpo forestale dello Stato da sempre impegnato in tale sfida.

Biodiversità e difesa dell’ambiente entrano quest’anno nelle scuole italiane, ufficializzando una materia che fino ad oggi aveva trovato applicazione pratica solo grazie all’inserimento di attività specifiche nei piani dell’offerta formativa, per mezzo di progetti esterni, quindi su esplicita richiesta degli insegnanti più sensibili all’argomento.

La difesa della Biodiversità è fondamentale per uno sviluppo eco sostenibile, un fine che ognuno dovrebbe  perseguire, specialmente le nuove generazioni che rappresentano il futuro.

La tutela dell’ambiente non può prescindere da un’attività di educazione e divulgazione, nella consapevolezza che soltanto una seria e competente opera di prevenzione e sensibilizzazione del pubblico, ed in particolare delle popolazioni locali, può portare al superamento dei conflitti e degli ostacoli che sorgono nella realizzazione e nell’affermazione delle aree protette.

A tal fine sono stati incentivati i progetti del Corpo forestale dello Stato rivolti alle scuole e agli istituti scolastici primari e secondari.

Per promuovere queste iniziative sono state formate alcune figure particolari “gli interpreti della natura”, forestali specializzati per la gestione dei progetti nazionali di educazione e interpretazione ambientale rivolti sia al pubblico dei visitatori che alle scolaresche e alle comunità di aree emarginate dove il degrado sociale e culturale , unito spesso alla delinquenza locale, è sinonimo di forte degrado ambientale. Sono oltre 20mila ogni anno i ragazzi e le famiglie impegnate per tre o quattro giorni nei progetti che coinvolgono i partecipanti in maniera attiva e consapevole per vivere la natura in ogni suo aspetto. Gli uffici territoriali per la biodiversità si sono rivolti maggiormente ad aree degradate come l’Idroscalo di Ostia, Corviale e altre borgate a Roma e nelle grandi città, la Terra dei Fuochi, Scampia, l’Aspromonte, solo per citarne alcune.

Anche al padiglione Biodiversity Park dell’Expo si sono svolti incontri con le scolaresche per sensibilizzare i ragazzi sui delicati equilibri che sostengono la sopravvivenza della biodiversità.

Una particolare attenzione è stata dedicata ai disabili con progetti specifici come “Volontari stellati per la natura” che vede giovani con la sindrome di Down affiancare i forestali come volontari, forestali che guidano in montagna comitive di non vedenti, riserve naturali che accolgono soggiorni naturalistici per giovani autistici. Le Riserve vengono visitate annualmente da oltre 300mila persone.

Non può parlarsi di tutela della biodiversità senza provvedere alla sopravvivenza della fauna  che la popola. Numerosi gli interventi di tutela e di reintroduzione di specie animali a rischio di estinzione con particolare riferimento all’orso, al lupo, alla lontra, agli uccelli rapaci, ecc. L’Ufficio per la Biodiversità gestisce anche 9 centri di cura e recupero alla vita selvatica per la fauna in difficoltà e gestisce, in convenzione con il Ministero dell’Ambiente, dei Centri di accoglienza di animali appartenenti a specie protette posti sotto sequestro o confisca per violazioni della normativa contro il commercio illegale di fauna – CITES. In questi centri della Forestale sono attualmente ospitate varie specie di animali tra cui circa 150 mammiferi (tra questi 19 lupi e 93 tra cervi e caprioli), 494 uccelli (tra i quali 190 rapaci diurni e notturni e 128 pappagalli) e 304 rettili (in maggioranza tartarughe). Inoltre a questi Centri vengono affidati gli animali sequestrati dal NIRDA – Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali, (soprattutto cavalli e bovini) perché vengano curati e, una volta guariti, collocati presso chi se ne prenderà cura.

Un’’azione di concerto fra istituzioni, in primis Corpo forestale dello stato e Ministero del’Ambiente, e popolazione sono la necessaria via per mantenere l’ambiente e proteggere la flora e la fauna dall’estinzione. Tutelare la Biodiversità significa tutelare la vita e la sopravvivenza stessa del Creato, una sfida necessaria che all’Expo viene affrontata con un approccio globale.