Foggia, Polizia e Diocesi contro la pedofilia

Tiziana Montalbano

La Polizia di Stato di Foggia e l’Arcidiocesi hanno firmato un protocollo d’intesa per l’attuazione di un progetto di prevenzione e contrasto alla pedofilia e alla pedo-pornografia on line, al bullismo, alla dipendenza da internet da realizzare presso le parrocchie e i centri di aggregazione giovanile.

Considerata l’alta funzione sociale ed educativa degli oratori, dei centri di aggregazione giovanile parrocchiali e dei centri catechistici per bambini presenti nell’Arcidiocesi di Foggia – Bovino, da sempre impegnata nella formazione morale e culturale dei giovani, si ritiene che tali centri possono essere luogo privilegiato a recepire i segni rivelatori di situazioni di abuso, maltrattamento o abbandono, e gli educatori possono essere interlocutori privilegiati ed indispensabili per la professionalità e per raggiungere in modo capillare i bambini e i giovani. Proprio in quest’ottica, la Questura, la Polizia Postale e la Chiesa, hanno  ideato il primo progetto di prevenzione contro la pedofilia e i maltrattamenti. Questo tipo di reati restano spesso taciuti, per la difficoltà da parte delle piccole vittime, di riconoscere e comunicare la propria condizione, per la mancanza di informazioni specialistiche rivolte agli educatori, su come individuare tali situazioni ed operare di conseguenza.

Per questo gli uffici e gli enti firmatari collaboreranno, organizzando corsi di aggiornamento per educatori per formarli ad una corretta discriminazione dei segnali di disagio dei minori, al fine di riconoscere precocemente gli indicatori psicologici negli abusi all’infanzia, comprendere i pericoli della rete e permettere un continuo scambio di informazioni e valutazioni. Inoltre verranno organizzati incontri con i minori per insegnare loro a evitare e riconoscere situazioni di rischio e per formarli sulla consapevolezza e il rispetto del proprio corpo. Tali attività saranno effettuate a cura dello Psicologo della Polizia, del personale dell’Ufficio minori della Questura, della Polizia Postale e delle Comunicazioni, dal Cappellano della Polizia di Stato.