G8, tutti i numeri della sicurezza

Paola Fusco

Nel corso dell’attività di vigilanza e di controllo per il G8 de L’Aquila sono state arrestate 11 persone (7 italiani, 1 polacco, 1 francese, 1 cittadina tedesca e 1 spagnolo). 65 persone sono state denunciate in stato di liberta’, di queste 20 per possesso di armi improprie e 45 per invasione di azienda, interruzione pubblico servizio e danneggiamento. Tre persone sono state allontanate da L’Aquila con foglio di via obbligatorio. Quattro stranieri (2 tedeschi e 2 austriaci) sono stati respinti alla frontiera. Questi i risultati dell’apparato di sicurezza schierato dall’Italia per il vertice nel capoluogo abruzzese. Per le esigenze di vigilanza, ordine e sicurezza pubblica, controllo del territorio ed attivita’ specialistiche connesse allo svolgimento del G8, si legge ancora sul sito della Polizia di Stato, sono state impiegate giornalmente, dal 3 al 10 luglio, circa 6.000 unita’ di rinforzo delle Forze di Polizia (2.620 Polizia di Stato, 1.990 Arma dei Carabinieri, 990 Guardia di Finanza, 230 Corpo Forestale) comprese le aliquote destinate alla vigilanza e al pattugliamento degli itinerari stradali ed autostradali (rete viaria interessata dal transito delle Delegazioni). Nel medesimo periodo, hanno concorso al dispositivo di sicurezza, quotidianamente, 2.500 militari delle Forze Armate (compresa la componente aerea), con compiti di vigilanza ad obiettivi sensibili e ad assi viari. Nell’ambito delle contestazioni al Vertice, si sono svolte in ambito nazionale, 20 manifestazioni di rilievo sotto il profilo dell’ordine pubblico, di cui diverse a carattere estemporaneo. In particolare, per la gestione dei servizi correlati alle iniziative piu’ importanti, tenutesi a Vicenza, Roma e L’Aquila, sono stati impiegati rispettivamente: a Vicenza 1.100 unita’ dei Reparti Mobili per il corteo del 4 luglio; a Roma 2.200 unita’ giornaliere, dal 7 al 10 luglio; a L’Aquila 1.200 per i corteo di oggi. Impiegati 1.400 operatori specializzati per l’attuazione giornaliera di 140 dispositivi tutori a protezione dei leader, dei rispettivi familiari e di 39 delegazioni.