GdF, decapitato clan camorrista

Tiziana Montalbano

La Polizia Tributaria di Rimini ha eseguito oggi due ordinanze di custodia cautelare a carico di Mario e Antonio Verde, indagati per trasferimento fraudolento di valori per agevolare l’attività dell’omonimo clan camorristico operante nella zona di Sant’Antimo. Mario Verde, già agli arresti domiciliari a Rimini – dove si era trasferito prima dell’omicidio del fratello, Francesco, detto “o negus”, avvenuto nel corso di un agguato di camorra nel dicembre 2007 – attraverso una serie di intestatari fittizi, tra cui il figlio Antonio, gestiva varie imprese a Napoli e Caserta. Trasferitosi in Emilia Romagna, l’uomo aveva un tenore di vita elevato nonostante non dichiarasse redditi. Proprio dall’analisi della posizione reddituale e patrimoniale sua e del suo nucleo familiare, attraverso le indagini della Guardia di Finanza, è emerso che Verde era divenuto socio occulto di maggioranza della Magic Bingo srl (avente per oggetto la gestione dell’omonima sala bingo di via A. Righi a Napoli), nonché della Beauty Industry sas, che gestiva l’omonimo centro estetico di Aversa (CE), e titolare di fatto dell’impresa Tecnoproject di Sant’Antimo. Mario Verde risulta gravato da tre condanne definitive per associazione a delinquere di stampo mafioso, essendo già stato sottoposto a misura di prevenzione personale e patrimoniale, in quanto indiziato di appartenenza al clan che porta il suo nome. E’ stato pertanto disposto il sequestro preventivo delle quote societarie e dei beni strumentali d’impresa.