GdF, “Il vero e il falso” a Firenze

Paola Fusco

 Dalle prime monete greche alle carte di credito. Un percorso cronologico per la mostra “Il vero e il falso” che aprirà i battenti domani al museo archeologico nazionale di Firenze. Una mostra nata dall’impegno della Guardia di Finannza nella lotta contro ogni forma di falsificazione dei mezzi di pagamento dalle banconote alle monete in euro, alla moneta elettronica, quali bancomat e carte di credito. Verrà proposto il percorso della falsificazione dall’antichità, in cui il falso si distingueva dall’originale soprattutto per la qualità del materiale usato, fino ai giorni nostri, dove i falsari hanno adottato le tecniche più sofisticate per non essere scoperti. L’attività svolta dalla Guardia di Finanza a contrasto della falsificazione dei mezzi di pagamento viene ripercorsa attraverso l’esposizione del materiale sequestrato nel corso di alcuni tra i servizi più significativi condotti negli ultimi anni. Saranno infatti esposti esemplari di banconote e monete sequestrate per richiamare l’attenzione su diffusione e caratteristiche delle tecniche di falsificazione. Di grande importanza la ricostruzione dettagliata di una delle stamperie clandestine, intercettate dalla Guardia di Finanza, all’interno della quale si stampavano banconote di ottima qualità da 50 a 100 dollari americani e assegni. L’allestimento comprende tutti i materiali necessari all’intero procedimento, dal cotone per la fabbricazione di fogli di carta agli inchiostri speciali a variazione ottica, fino alle macchine per la stampa. A completare la mostra le sezioni che espongono monete metalliche, antiche, medievali e moderne banconote italiane dal 1896 all’euro: quelle autentiche vicine a quelle false per sottolineare il confronto, grazie ai prestiti concessi dalla Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Roma, della Soprintendenza dei beni archeologici della Toscana, dell’ Umbria, del Museo della Zecca di Roma, del Museo della Banca d’ Italia e da privati collezionisti. Una diversa sezione è dedicata al falso nummario a scopi bellici, con esposizione di sterline false fatte riprodurre dai tedeschi nel 1943 nel campo di concentramento di Sachsenhausen e di carta moneta prodotta nell’ultima guerra mondiale dagli americani in vista dell’occupazione dell’Italia. La mostra, ospitata dal Museo Archeologico di Firenze, è stata ideata e organizzata dal Comando generale della Guardia di Finanza e dal Museo storico del Corpo. Dopo una prima edizione nel Museo storico di Roma, la tappa fiorentina è in collaborazione con il comando regionale Toscana e il comando provinciale di Firenze della Guardia di Finanza. Il catalogo “Il vero e il falso” è stato stampato dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato su carta speciale, filigranata e con filo di sicurezza.