GdF, in manette il re del videopoker

Tiziana Montalbano

 I finanzieri del Gico del nucleo di polizia tributaria di Reggio Calabria hanno eseguito questa mattina tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Gioacchino Campolo, 70 anni, soprannominato “il re dei videopoker”, della moglie e del figlio. Decine di immobili dislocati tra Reggio Calabria, Roma e Parigi, per un valore complessivo di circa 35 milioni di euro, venduti ai figli al solo scopo di evitare che venissero sequestrate dall’autorità giudiziaria. E’ l’accusa che ha portato all’arresto a Reggio Calabria dell’imprenditore. Dall’indagine è emerso che le case, pur risultando intestate formalmente ai figli, erano ”nella completa ed esclusiva disponibilità” dell’uomo. L’arresto di Renata Gatto e Demetrio Campolo, moglie e figlio, è stato motivato dal loro coinvolgimento nelle attività svolte al fine di sottrarre gli immobili al sequestro ed eludere così la normativa in materia di misure di prevenzione patrimoniale. A Campolo viene anche contestato di avere costituito un’organizzazione che avrebbe avuto il controllo delle sale da gioco e del gioco d’azzardo a Reggio Calabria attraverso l’ utilizzo di videopoker contraffatti. L’imprenditore avrebbe anche riciclato le somme illecitamente guadagnate nell’acquisto di decine di immobili attraverso una società riconducibile a Campolo e gestita da un prestanome.