GdF, maxioperazione contro il narcotraffico

Tiziana Montalbano

 

La Guardia di Finanza di Pisa ha smantellato una ramificata organizzazione criminale di tipo armato, dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, in particolar modo cocaina, operante oltre che in Italia anche in Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Germania, Lituania, Albania, Bolivia e Perù. L’indagine, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze nella persona del Dott. Pietro Suchan e coordinata dal Comandante Regionale della Guardia di Finanza Generale di Divisione Giorgio Toschi, ha trovato un prezioso supporto in Italia nell’attività tecnico/investigativa e di analisi posta in essere dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Roma. A livello Europeo, fondamentale è stato il coordinamento giudiziario  fornito da Eurojust e di polizia posto in essere da Europol. In particolare si ritiene opportuno evidenziare l’attività di polizia eseguita dalla NCSI (National Crime Investigation Service) di Oslo per la Norvegia, dalla Polizia Federale di Anversa e di Liegi per il Belgio, dalla Gendarmeria di METZ per la Francia, dalla Polizia Federale Commissariato Anticrimine Organizzato di Dusseldorf per la Germania, dalla Polizia di Rotterdam Sezione Assistenza Internazionale per l’Olanda e dal S.O.C.A. (Serious Organised Crime Agency) per la Gran Bretagna. Nella mattinata di maercoledì, infatti, le Fiamme Gialle pisane, con la collaborazione di personale dello Scico, dei reparti territorialmente competenti e degli organi di polizia stranieri sono stati impegnati in una vasta operazione antidroga per l’esecuzione di 42 ordinanze di custodia nove delle quali con possibilità di esecuzione della ricerca in ambito europeo (M.A.E.). L’attività, svolta con l’ausilio di unità aeree e cinofile, ha riguardato le province di Firenze, Arezzo, Prato, Livorno, Milano, Torino, Padova, Vicenza, Rimini, Reggio Emilia, Pavia, Lodi, Teramo, Bari, Lecce,  nonché alcuni Stati Europei. Nel corso delle indagini, è stata effettuata una mirata attività investigativa (intercettazioni telefoniche e ambientali, video-sorveglianza e servizi di ocp) che, partendo dall’analisi dell’ attività di spaccio di cocaina nella città di Pisa, ha consentito di delineare uno scenario investigativo di grande rilevanza. Infatti, l’esame delle numerosissime telefonate intercettate, rese ancor più difficili dalla circostanza che gli interlocutori dialogavano tra loro nella lingua madre utilizzando terminologie criptiche, permetteva di trovare puntuali riscontri all’effettuazione dei traffici illeciti, consistenti in svariati sequestri di droga, denaro provento dell’illecito traffico e armi, operati in territorio nazionale e in diversi paesi esteri interessati dal fenomeno criminale. L’attività di indagine ha evidenziato che il promotore e vertice del sodalizio criminale  era un cittadino albanese stanziale nella città di Anversa da dove coordinava settimanalmente l’immissione sul mercato di un quantitativo di cocaina pari a 100 (cento) chilogrammi importata dalla Bolivia ed immessa in Europa tramite la rotta navale Perù/Olanda, dove la droga giungeva nella città di Rotterdam. Le indagini hanno, inoltre, delineato in modo inequivocabile l’esistenza di un’articolata e consolidata organizzazione criminale di tipo armato composta prevalentemente da cittadini albanesi, che aveva la propria cabina di regia nella città di Anversa ed  attorno alla quale gravitavano altri nuclei operativi in Olanda, Norvegia, Inghilterra, Francia, Germania e Lituania. Il predetto sodalizio vedeva al suo vertice una vera e propria cupola,composta da cittadini albanesi, i quali operavano l’illecita attività con la compiacenza di connazionali che, a loro volta, si avvalevano per il trasporto della cocaina da importare in Italia di cittadini italiani , i quali si mettevano a disposizione anche come corrieri addetti al trasporto del denaro, raccolto dai diversi affiliati all’organizzazione criminali distribuiti sul territorio nazionale. Le indagini tecniche hanno inoltre messo in evidenza che il fulcro italiano del sodalizio criminale era localizzabile in Toscana dove molti dei soggetti oggetto di attenzione hanno posto le proprie basi logistico/operative. Lo spessore criminale dei trafficanti è dimostrato, tra l’altro, dal fatto che l’organizzazione era sempre pronta a rigenerarsi con nuove basi e altri collaboratori, nonostante i numerosi arresti di affiliati eseguiti nel corso delle indagini. Nel corso delle notifiche delle ordinanze di custodia cautelare eseguite nei confronti di 29 albanesi, 8 italiani, 2 tunisini, 2 lituani e un tedesco, sono stati sequestrati ulteriori due kg di hashish, 100 grammi di cocaina e 127.000 euro in contanti. Questa ulteriore operazione di servizio transnazionale rappresenta l’espressione tangibile dell’impegno quotidiano delle Fiamme Gialle di Pisa in un settore di servizio particolarmente delicato, a conferma del ruolo della Guardia di Finanza quale Istituzione al servizio e per la tutela del cittadino. Complessivamente sono stati impiegati  100 militari,  5 unità cinofile,  45 autovetture e un elicottero.