192 verifiche eseguite, più di 800 milioni di euro ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap recuperati a tassazione, 110 milioni di euro di IVA evasa constatata, 114 persone denunciate alle Procure della Repubblica, 155 evasori totali scoperti: questo il bilancio dell’operazione “Urano” portata a compimento dalla Guardia di Finanza in tutta Italia. Un’evasione che veniva perpetrata mediante le tecniche tipiche delle “frodi carosello” intracomunitarie, attuate mediante falsi intermediari (“missing trader”) della filiera commerciale e che permettono, nello stadio finale, la vendita di beni ad alto valore aggiunto a prezzi competitivi, in particolare autoveicoli, computer e telefonia. Tra i casi particolari riscontrati nelle varie indagini di polizia finanziaria quello di un inconsapevole insegnante che si è visto attribuire una partita IVA senza averla mai richiesta e che con questo stratagemma è stato coinvolto dall’organizzazione che gestiva il malaffare nell’acquisto di oltre 4,5 milioni di euro di materiale informatico proveniente dalla Germania.
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