GdF sequestra merce pericolosa ad Alessandria

Tiziana Montalbano

 I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Alessandria hanno sottoposto a sequestro all’interno di un deposito all’ingrosso situato nei pressi di Monza circa 1.280.000 prodotti, per un valore commerciale stimato di oltre cinque milioni di euro, per la maggior parte di provenienza cinese, non conformi ai requisiti di sicurezza imposti dalla vigente normativa nazionale ed europea. All’interno del deposito, gestito da cittadini di origine cinese, le Fiamme Gialle hanno in particolare rinvenuto materiale elettrico, articoli di profumeria e parasanitari nonché numerosi giocattoli e gadget destinati ai bambini, pronti a invadere il mercato, ma privi del marchio di certificazione di qualità “CE” ovvero con lo stesso marchio contraffatto o, ancora, mancanti delle indicazioni obbligatorie, quali, ad esempio, la denominazione merceologica dei prodotti o le relative precauzioni e destinazioni d’uso, previste specificamente dal decreto legislativo 206 del 2005 (cd. Codice del Consumo), che disciplina, nel quadro della pertinente normativa comunitaria di tutela, la vendita dei beni in condizioni di sicurezza per la salute dei consumatori e l’incolumità pubblica. L’operazione è giunta a conclusione di un’articolata attività investigativa finalizzata al contrasto della contraffazione e della circolazione di prodotti pericolosi che ha permesso di ricostruire e colpire l’intera filiera distributiva, impedendo che merce priva dei necessari standard di sicurezza potesse giungere agli ignari consumatori. I primi controlli della specie sono, infatti, iniziati nel mese di ottobre dello scorso anno nei confronti di alcuni rivenditori cinesi di Alessandria e della provincia. L’attività che, nell’immediato, consentiva di sequestrare numerosi prodotti non in regola con le vigenti disposizioni in materia di sicurezza dei prodotti, veniva subito indirizzata dagli investigatori alla scoperta di tutti i canali dell’illecito rifornimento. Lo sviluppo delle indagini condotte attraverso l’analisi degli elementi informativi acquisiti nel corso dei primi interventi permetteva l’individuazione del deposito di Monza e del principale fornitore della merce irregolare, anch’esso risultato di nazionalità cinese. Il conseguente intervento, eseguito presso lo stesso deposito in esecuzione di apposito provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Alessandria, portava all’ingente sequestro di circa 1.280.000 prodotti privi dei requisiti di sicurezza, come accertato anche grazie alla collaborazione di un perito tecnico nominato per l’occasione dalla stessa autorità giudiziaria. Tra i prodotti sequestrati potenzialmente più pericolosi, alcuni dei quali ancora imballati, importati prevalentemente dalla Cina, figurano degli articoli sanitari, tipo stetoscopi, misuratori di pressione, cerotti, oli balsamici nonché numerosi prodotti elettrici per la casa difformi dai canoni di certificazione UNI-EN-ISO. Al termine delle operazioni sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria sette persone, di cui sei di nazionalità cinese e una di nazionalità marocchina, responsabili dei reati di introduzione nello Stato e vendita di prodotti recanti marchi contraffatti o segni mendaci nonché di violazione delle norme sulla sicurezza dei prodotti.