GDF: Viterbo, ricordata la figura del Maresciallo Capo Silvano Rovetini

Gabriel Romitelli

Con una semplice ma significativa cerimonia di commemorazione tenutasi a Civita Castellana (VT), è stata oggi ricordata la figura del Maresciallo Capo Silvano Rovetini caduto nell’adempimento del dovere il 7 luglio di 43 anni fa.

Alla ricorrenza, organizzata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo e che ha visto l’intitolazione di una strada cittadina alla memoria del valoroso sottufficiale, erano presenti le locali Autorità civili militari e religiose, nonché i rappresentanti della ONLUS “Vittime del Dovere d’Italia”.

Il Maresciallo Capo Rovetini, sposato e padre di due bambini ancora in tenera età, perse la vita a soli 38 anni durante un tragico incidente stradale avvenuto sulla via Flaminia alle porte di Roma, mentre si trovava a bordo di un’autovettura del Corpo condotta dall’Appuntato Giacomo Azzaretto con il quale stava eseguendo un servizio anti-contrabbando.

Nei primi anni ’70, infatti, il fenomeno del contrabbando di sigarette imperversava su tutta la Penisola e il M.C. Rovetini, uno dei sottufficiali più in vista sul quel difficilissimo fronte operativo, si era già distinto in numerose quanto brillanti operazioni che lo avevano visto protagonista di altrettanti sequestri di “bionde” per un quantitativo stimabile in circa 90 tonnellate.

Per il suo indiscusso coraggio, il suo raro attaccamento al dovere e le sue eccellenti capacità investigative, il M.C. Rovetini aveva già ricevuto durante la sua carriera ben 13 “Encomi Solenni” nonché una promozione straordinaria per benemerenze di servizio, circostanze queste che lo avevano certamente identificato come uno dei migliori sottufficiali del Corpo.

In quel tragico pomeriggio, il Maresciallo Capo Rovetini e il suo collega si trovavano a bordo di un’Alfa Romeo del proprio Reparto dove stavano rientrando da un normale servizio, ma all’altezza del Km. 24.700 della via Flaminia vennero violentemente investiti in uno scontro frontale da un’altra auto che, procedendo in senso opposto a forte velocità, usciva dal proprio senso di marcia invadendo completamente la corsia opposta.

Il M.C. Rovetini e il conducente dell’auto che causò l’incidente morirono sul colpo mentre l’App. Azzaretto, estratto dai Vigili del Fuoco tra le lamiere contorte dopo non poche difficoltà, verrà ricoverato in condizioni critiche a causa delle numerose fratture e ferite riportate durante la violentissima collisione.