Gli italiani caduti in missione (scheda Adnkronos)

red

Sono 26 i soldati italiani che hanno perso la vita in Afghanistan in conseguenza di incidenti o attentati, ai quali vanno aggiunti il tenente colonnello Carlo Liguori, morto per infarto il 2 luglio 2007 ad Herat, e il caporal maggiore Alessandro Caroppo, deceduto per un malore a Herat il 21 settembre 2008. L’ultimo attacco contro il nostro contingente, dove hanno perso la vita due militari del contingente Isaf impegnato in Afghanistan, risale a questa mattina nella zona di Herat, nel nord-est del Paese. Prima di oggi, il 3 ottobre 2004 alla periferia di Kabul muore il caporal maggiore Giovanni Bruno, 23 anni. Esce di strada il mezzo sul quale viaggiava insieme ad altri quattro compagni che sono rimasti feriti. Il 3 febbraio 2005 muore il capitano di fregata Bruno Vianini, che faceva parte del Comando interforze operazioni forze speciali in servizio al Team di ricostruzione provinciale di Herat. Vianini si trovava su un aereo civile in compagnia di altri due civili italiani in volo da Herat a Kabul, precipitato in una zona di montagna a 60 chilometri a sud-est della capitale. L’11 ottobre 2005 il caporal maggiore Michele Sanfilippo, 34 anni, viene trovato morto nella camerata del battaglione Genio a Kabul, colpito alla testa da un proiettile sparato accidentalmente da un suo commilitone. Il 5 maggio 2006 un ordigno esplode al passaggio di una pattuglia italiana su due veicoli blindati a sud-est di Kabul. Rimangono uccisi il tenente degli alpini Manuel Fiorito, 27 anni, e il maresciallo Luca Polsinelli, 29 anni. Altri quattro alpini rimangono feriti. Il 20 settembre 2006, a causa del cedimento del terreno, si capovolge il ‘Puma’ sul quale viaggia una pattuglia italiana a Chahar Asyab, circa 13 km a sud di Kabul. Muore il caporal maggiore Giuseppe Orlando, 28 anni, mentre altri due militari restano contusi in modo non grave. Il 26 settembre 2006 a Chahar Asyab un ordigno improvvisato esplode al passaggio di una pattuglia italiana: resta ucciso il caporal maggiore Giorgio Langella, 31 anni, e altri cinque militari italiani sono feriti. Alcuni giorni dopo muore uno dei feriti, il caporalmaggiore Vincenzo Langella. Il 24 settembre 2007 un agente del Sismi, Lorenzo D’Auria, viene gravemente ferito durante una operazione condotta da forze speciali britanniche per la sua liberazione. L’agente muore qualche giorno dopo il suo rientro in Italia. Il 24 novembre 2007, a pochi chilometri da Kabul, il maresciallodell’Esercito Daniele Paladini resta vittima di un attentato nel quale sono feriti altri tre militari italiani . I soldati del contingente italiano erano intervenuti alla cerimonia d’inaugurazione di un ponte nella localita’ di Pagman, a 15 chilometri dalla capitale afghana. Il 13 febbraio 2008 in un attacco nella zona di Uzeebin, a circa 60 km da Kabul, muore il maresciallo Giovanni Pezzulo, 44 anni, mentre viene ferito un altro militare. Il 14 luglio 2009 muore il primo caporal maggiore Alessandro Di Lisio, 25 anni, originario di Campobasso, in conseguenza della deflagrazione di un ordigno posizionato lungo la strada a 50 km a nord est di Farah. Il 17 settembre 2009 e’ il giorno della strage: sei paracadutisti della Folgore vengono uccisi sulla strada dell’aeroporto per Kabul quando un’auto con 150 chili di esplosivo si lancia contro due blindati italiani. Le vittime sono il tenente Antonio Fortunato, 35 anni, originario di Lagonegro (Potenza), il primo caporal maggiore Matteo Mureddu, 26 anni di Solarussa, in provincia di Oristano, il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, 26 anni, nativo di Glarus (Svizzera), il sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni di Napoli, il primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, 26 anni di Orvieto e il primo caporal maggiore Massimiliano Randino, salernitano, 32 anni.