Il DAP interviene sulla situazione del carcere femminile di Roma Rebibbia

Tiziana Montalbano

Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria rende noto che, per fronteggiare la situazione di criticità dell’organico di Polizia Penitenziaria femminile in forza alla casa circondariale di Roma Rebibbia femminile, ha disposto l’invio di undici nuove unità che andranno ad integrare l’organico attuale. Il capo del DAP Franco Ionta, pur valutando con la massima attenzione lo stato di agitazione messo in atto dal personale che da alcuni giorni sta attuando una protesta pacifica con l’astensione dalla mensa di servizio e dal sonno, assicurando comunque il servizio, ha precisato che la situazione dell’organico di Roma Rebibbia femminile è da tempo all’attenzione del DAP che ha, pertanto, anticipato la già prevista assegnazione delle undici unità.“Negli anni scorsi – ha precisato Ionta-  è stata adottata una pratica di distacchi che ha ridotto il quadro permanente del personale in servizio, non solo a Rebibbia femminile, ma in diversi altri istituti”. Il monitoraggio continuo e la revoca di numerosi distacchi, a livello nazionale,  disposti dal capo del DAP, rientrano negli interventi di stabilizzazione del sistema carcere, le cui linee di indirizzo sono state illustrate mercoledì 6 Aprile alle organizzazioni sindacali nel corso di un incontro svoltosi al DAP.“A settembre – ha continuato Ionta – saranno immessi in servizio 760 nuove unità di personale di Polizia Penitenziaria, che hanno iniziato il corso di formazione lo scorso 28 marzo. Compatibilmente con le esigenze degli altri istituti, si valuterà la possibilità di rafforzare ulteriormente l’organico di Rebibbia femminile. Sono certo che questo segnale di attenzione e comprensione per le esigenze espresse dal personale che sta attuando la protesta pacifica, determini il ripristino della normale attività di servizio.”