Il presepe della Forestale

Paola Fusco

    Come vuole la tradizione, anche quest’anno l’Ispettorato generale del Corpo Forestale ha realizzato il suo presepe: allestito con statuine di 50/60 centimetri in terracotta dipinta a mano risalenti all’inizio del Novecento e una capanna in legno alta 130 centimetri e larga 260, realizzata dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Cosenza. Un’altro aspetto caratteristico è la slitta centenaria, proveniente dall’Alto Adige e completamente restaurata, che porta al suo interno i tipici prodotti del bosco. All’interno dei cesti di vimini, infatti, ci sono castagne, noci e melograno, oltre agli strobili di pino domestico. Ai lati della capanna sono collocati due fasci di spighe che simboleggiano il lavoro quotidiano del millenario mondo contadino. Tra gli altri elementi anche un’antica pialla, proveniente da Vipiteno (BZ). L’arredo verde è realizzato con piante di alloro, tuie e palme nane provenienti dai vivai del Parco Nazionale del Circeo. A fare da sfondo alla Natività, tre grandi tele dipinte a mano dal maestro Luigi Eramo, appartenente al Corpo forestale dello Stato, raffiguranti borghi rurali del Centro-Italia, e un albero stilizzato. Le statuine sono state trovate nel 1980 nel seminterrato dell’Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato in stato di abbandono; solo grazie a un accurato intervento di restauro da parte del personale della Forestale sono state rese utilizzabili. Come ogni anno, il presepe è stato realizzato dall’Ispettore superiore scelto Andrea Santon all’ingresso dell’Ispettorato Generale a Roma.