In Russia è guerra agli incidenti stradali

red

 Nuovo allarme sulla sicurezza stradale. Stavolta è la Russia sotto accusa: qui circolano oltre 47 milioni di veicoli e nel 2008 sulle strade della federazione si sono registrati oltre 30.000 decessi. Un record. Il presidente Dimitry Medvedev ha promesso di ridurre le vittime della strada del 33% entro il 2012, ma la promessa è tutta da verificare. Per raggiungere questo impegnativo obiettivo, oltre a contrastare le cattive abitudini di guida degli automobilisti russi, sarà necessario combattere la corruzione, uno dei mali peggiori che affliggono forze dell’ordine e pubblica amministrazione. Secondo l’Asaps, associazione amici polizia stradale "La corruzione rappresenta un ostacolo anche per la sicurezza stradale, visto che la maggior parte delle misure che  –  in Russia  –  dovrebbero essere intraprese con la finalità di aumentare la repressione, sono considerate inapplicabili proprio per la scarsa fedeltà di chi dovrebbe, invece, garantire il rispetto della legge. Per far fronte a questo problema il ministero degli interni ha istituito una linea telefonica dedicata, che garantirà l’anonimato ai cittadini che decideranno di segnalare alle autorità i comportamenti illeciti dei funzionari pubblici". E in tal senso vale la pena segnalare una curiosità relativa alla classifica dei Paesi in cui l’incidenza della corruzione è minore (stilata da Transparency International, organizzazione non governativa tedesca), e dove l’Italia figura al 63esimo posto, preceduta da nazioni cosiddette "sottosviluppate".  Tornando invece alle misure di contrasto varate dalla Russia, l’Asaps conclude segnalando una serie di spot definiti "pugno nello stomaco" dai contenuti di forte impatto per richiamare l’attenzione sul corretto uso delle cinture di sicurezza o contro l’eccessiva velocità o l’abuso di alcool.