Interviene per sedare lite, poliziotto ucciso a coltellate

Paola Fusco

L’assistente capo di polizia Daniele Macciantelli, 36 anni è morto questa notte a Genova dopo essere stato raggiunto da una coltellata che gli ha perforato il polmone. L’uomo era intervenuto in un’abitazione del quartiere Pontedecimo dove vive D. P., 26 anni, infermo di mente. Il ragazzo stava discutendo con i genitori e, dopo un momento di dialogo con gli agenti delle due pattuglie del reparto prevenzione crimine, ha impugnato il coltello scagliandosi contro l’agente. Inutile la corsa all’ospedale San Martino e l’intervento chirurgico; Macciantelli è deceduto nella notte e il responsabile fermato per omicidio. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha inviato al capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, un telegramma di cordoglio nel quale ha espresso il profondo dolore alla famiglia. Anche il prefetto genovese, Anna Maria Cancellieri ha commentato l’accaduto: “Sono costernata, si tratta di un fatto veramente drammatico. Esprimo profondo dolore e cordoglio ai familiari della vittima ai quali mi sento vicina”. Anche il padre del poliziotto, morto alcuni anni fa, era stato ispettore e Daniele Macciantelli, entrato nella Polizia 17 anni fa, aveva prestato servizio a Milano per arrivare a Genova prima nel VI reparto mobile e poi al Reparto prevenzione crimine. Stamani il questore Salvatore Presenti, assieme al dirigente dell’Ufficio prevenzione generale Giannina Roatta e al dirigente del Reparto prevenzione crimine Francesca Seccia, hanno accompagnato i familiari del giovane all’obitorio dell’ospedale San Martino in visita alla salma. In questura intanto si sta organizzando il funerale a cui potrebbero partecipare anche esponenti dei vertici della Polizia.