Jeppesen si affida ad Axiante

La Redazione
Axiante ha coadiuvato Jeppesen Italia nell’implementazione delle soluzioni IBM Cognos realizzando, in soli tre mesi, un sistema di reportistica direzionale in grado di integrarsi perfettamente con le esigenze di reporting del gruppo presente in tutto il mondo. Fondata nel 1934, negli anni pionieristici dell’aviazione, Jeppesen è un nome notissimo non solo tra gli addetti ai lavori: i servizi cartografici Jeppesen rappresentano infatti la miglior fonte d’informazione per la navigazione aerea e sono i più usati dai piloti di tutto il mondo. La società, che da tempo fa parte del gruppo Boeing, si è sviluppata negli anni fino a diventare un colosso presente in tutto il mondo nell’ambito dei servizi cartografici e di supporto alla navigazione aerea, marittima e ferroviaria. Tra le più recenti acquisizioni, nel 2007 vi è stata quella del business dedicato alla cartografia marina di una società italiana, che aveva già sviluppato con ottimi risultati quella elettronica in ambito terrestre e marittimo. Per effetto di questa acquisizione, in Italia e precisamente a Massa in Toscana, è situata l’unità del gruppo dedicata a gestire a livello mondiale tutte le esigenze connesse all’ambito della cartografia marittima, con un organico di circa 500 persone. “L’esigenza principale era quella di poter disporre di un sistema di reportistica e monitoraggio direzionale strutturato e flessibile che tenesse conto delle esigenze specifiche del settore ‘Marine’, più articolato di quello ‘Aviation’”, spiega Corrado Toppi, regional finance director di Jeppesen. Le funzioni di reporting di Jeppesen erano infatti progettate per una società operante principalmente in due paesi e con una gamma di prodotti non estesa, mentre il business Marine comprende più dimensioni, con molteplici prodotti e una presenza diretta in undici Paesi in tutto il mondo, oltre al quartier generale in Italia. “L’esigenza è divenuta pressante all’inizio del 2010, quando ci siamo resi conto che le analisi che realizzavamo con il classico ‘foglio elettronico’ non erano più adatte allo scopo, e soprattutto richiedevano troppo tempo di elaborazione”, sottolinea Toppi.  La ricerca di soluzioni adatte si è indirizzata verso gli strumenti di business intelligence e reporting della gamma IBM Cognos, implementati da Axiante, società di consulenza partner di IBM, che ha adottato fin da subito un approccio estremamente efficace dal punto di vista realizzativo. Nell’arco di soli tre mesi, tra agosto e ottobre 2010, l’azienda ha potuto disporre di una soluzione molto performante, incentrata su un “modello di dati multidimensionale” basato su IBM Cognos BI e un server dedicato. Questo “cubo” dati viene integrato con il reporting normale della società “tramite la creazione di un database progettato per la business unit Marine, che ha eliminato in un colpo solo tutti i report in Excel, creando un set di report specifici per linea di prodotto, tipologia di cliente e paese, realizzabili in un giorno”, sottolinea Toppi. Proprio la rapidità di creazione dei diversi report costituisce il primo beneficio riscontrato da parte di Jeppesen Italia grazie alla soluzione progettata e realizzata dai consulenti di Axiante. “Se dovessimo quantificare i benefici ottenuti, è come se oggi disponessimo di mezza risorsa in più al mese, dato che prima del nuovo progetto, al reporting erano impiegate due persone che vi dedicavano circa 10 giorni-uomo al mese”, precisa Toppi. Inoltre, va ribadita la velocità di implementazione del progetto: disporre di un nuovo sistema di reporting attivo e funzionante in soli tre mesi è sicuramente un ottimo risultato dovuto, secondo Jeppesen Italia, alla felice combinazione di fattori importanti quali una soluzione flessibile e potente come IBM Cognos BI e il team dei consulenti di Axiante. In particolare, “grande merito va riconosciuto alle capacità di Axiante di svolgere approfondite analisi preliminari, focalizzandosi sulle aree critiche in via preventiva, per evitare del tutto i cambiamenti in corsa nel progetto, che sono spesso causa di ritardi e malintesi e, a volte, del fallimento del progetto stesso”, conclude Corrado Toppi.