L’"omicidio stradale" arriva in Parlamento

Alessandro Scipione

Chi si mette alla guida ubriaco o sotto l’effetto di stupefacenti e causa la morte di terzi sarà incriminato per omicidio stradale, nuova fattispecie di reato prevista da una proposta di legge a prima firma dell’onorevole Mario Valducci, presidente della IX Commissione Trasporti. Il ddl è stato annunciato la scorsa settimana a Montecitorio nel corso di una tavola rotonda sulla sicurezza stradale a cui erano presenti parlamentari di entrambi gli schieramenti e alcuni familiari di vittime della strada. “L’assassino di mia figlia e del suo fidanzato era stato condannato in primo grado per omicidio volontario” ha raccontato Teresa Chironi, madre di Flaminia Giordani, la ragazza di 23 anni che nel 2008 a Roma è stata travolta e uccisa sul suo scooter insieme al fidanzato da un’auto che viaggiava a folle velocità, il cui conducente è poi risultato positivo alla cocaina; “si parlò di sentenza coraggiosa per il riconoscimento del dolo nella condotta dell’omicida ma era per me era solo un atto dovuto, è stato crudele e umiliante vedere che in appello l’omicidio è diventato colposo”. L’intervento di Teresa Chironi, oltre a quelli dell’onorevole Mario Valducci, del senatore Luigi Li Gotti e di Domenico Musicco, avvocato dell’Associazione familiari vittime della strada, sarà trasmesso domenica 9 ottobre alle 11 su Radio Rai Gr Parlamento, nel corso della puntata di “In nome della legge”.