Manutenzione strade, l’allarme di Assosegnaletica

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Allarme sul rischio distrazione dei proventi contravvenzionali per scopi diversi da quanto previsto per legge, secondo l’articolo 208 del Codice della Strada, in discussione al Senato. Assosegnaletica – l’Associazione aderente ad ANIMA/Confindustria che riunisce i produttori di segnali stradali – lancia un monito al Governo perché vigili sul dibattito in corso in Commissione Trasporti al Senato. Destinare in modo cogente risorse per adeguamento e manutenzione della segnaletica è fondamentale se si pensa che la segnaletica ‘difettosa’ è causa diretta e indiretta di circa il 40% degli incidenti e attualmente nel 50% dei casi non è conforme al Codice della Strada. Sul banco degli imputati due emendamenti presentati dal Presidente della Commissione, il Senatore Luigi Grillo, che di fatto svuoterebbero di significato e cogenza l’art. 208 del Cds. Eppure la soluzione già esiste: è il testo approvato all’unanimità in Commissione Trasporti alla Camera prima dell’estate (oggi al Senato – AS 1720) che prevede, tra altre, una quota obbligatoria da destinare alla manutenzione e all’efficientamento della segnaletica stradale (art. 28:  ¼ del 50 % dei proventi contravvenzionali). In questo contesto  s’infila l’emendamento 34.0.12  del Sen. Grillo che prevede (in deroga a quanto stabilito dall’art. 208 del CdS) che l’intero importo delle sanzioni amministrative pecuniarie derivanti dall’eccesso di velocità (che rappresentano l’80% del totale) vengano attribuite all’ente proprietario della strada che ha provveduto all’installazione del tutor , per un periodo di 10 anni,  a titolo di liquidazione forfetaria della spesa sostenuta per l’acquisto del dispositivo. Tra l’altro il "tutor” (brevetto della Società Autostrade per l’Italia S.p.A.), soluzione eccellente in un “sistema strada chiuso” e sicuro come quello autostradale, non garantirebbe un risultato analogo in un sistema viario aperto, specie in città. In ultimo, se passassero gli emendamenti in oggetto, con la ‘distrazione’ delle risorse dalla “manutenzione” a favore del “Sistema Tutor”, l’impatto su tutte le imprese (segnaletica, barriere, asfalti, etc) che operano in questo settore, determinerebbe una perdita di circa 3mila posti di lavoro già a partire dal prossimo anno .