Maroni incontra i sindaci della "Carta di Parma"

Roberto Imbastaro

Il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, sarà questa mattina a Parma per incontrare 20 sindaci di città di media grandezza che hanno sottoscritto un paio di mesi fa la “Carta di Parma”. I contenuti principali della “Carta” indirizzata al Governo sono il sostegno economico ai progetti delle città sulla sicurezza, l’aumento dell’organico delle Forze di Polizia, l’introduzione di norme specifiche e di certezza della pena per reati di grave allarme sociale, una lotta decisa all’immigrazione  clandestina e il potenziamento dei poteri spettanti ai primi cittadini. Su quest’ultimo tema i primi cittadini, sia di centro destra che di centro sinistra, chiedono maggiori strumenti e, soprattutto, adeguamenti legislativi che permettano loro di adottare provvedimenti in materia di ordine pubblico relativi ai reati minori e ai temi del degrado fisico e sociale del territorio. Nel documento i sindaci chiedono anche una nuova disciplina che semplifichi le procedure amministrative per la concessione o il diniego della residenza e una nuova normativa in tema di reati di grave allarme sociale. Il sindaco di Verona, Flavio Tosi ha dichiarato ieri che “maggiori poteri significa per noi la possibilità che la polizia municipale possa trattenere in cella di sicurezza fino a 24 ore quelle persone che hanno compiuto
atti contrari alla sicurezza cittadina”. Il neosindaco di Pisa, Marco Filippeschi (Pd), ha rilevato che “bisogna specificare meglio quali sono i nuovi poteri da affidare ai sindaci in tema di sicurezza” e richiederà soprattutto risorse economiche adeguate. Il “padone di casa”, il sindaco di Parma Pietro Vignali, ha anticipato i temi che più glli stanno a cuore: maggiori poteri in tema di sicurezza ai sindaci, più risorse alle forze dell’ordine e ai progetti locali legati alla sicurezza e all’integrazione sociale. “Il ministro – ha spiegato – ha già adottato le nostre proposte sotto forma di decreto, in particolare l’estensione dell’ambito di applicazione dei sindaci in materia di sicurezza urbana; ora attendiamo l’approvazione del disegno di legge che è attualmente all’esame del Parlamento. Ci auguriamo che contenga altre disposizioni, da noi auspicate, quali l’inasprimento delle pene per reati commessi ai danni di soggetti deboli”