Milano: protesta durante Eurovertice

Eugenia Scambelluri

«La Consulta Sicurezza, la principale organizzazione di rappresentanza del Comparto Sicurezza per numero di iscritti, formata dai sindacati SAP (Sindacato Autonomo Polizia di Stato), SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), SAPAF (Sindacato Autonomo Polizia Ambientale e Forestale) e CONAPO (Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco), è oggi a fianco dei colleghi della Polizia di Stato nella protesta unitaria a Milano in occasione dell’eurovertice dei ministri dell’interno e della giustizia. Condividiamo le motivazioni dei sindacati della polizia di stato, molte delle quali sono comuni anche alla polizia penitenziaria, al corpo forestale ed ai vigili del fuoco, e per questo ci uniamo al malessere dei poliziotti».

Lo rende noto Donato Capece, presidente della Consulta Sicurezza e segretario generale del Sappe, il più rappresentativo sindacato della Polizia Penitenziaria.

«Basta tagli alla sicurezza che ormai è al collasso  – afferma Donato Capece in rappresentanza del malessere del personale dello stato in uniforme non militare – chiediamo al Governo di tagliare gli sprechi e non la sicurezza, occorrono vere riforme per evitare sperperi e duplicazioni e subito destinare risorse per lo sblocco del turn over e per riprendere le assunzioni perché l’età media degli operatori della sicurezza è ormai troppo elevata per i compiti da svolgere, e questo ha gravi ripercussioni sull’efficienza dei servizi di sicurezza e di soccorso pubblico».

«A tutto questo si aggiungono – spiega ancora Capece – i devastanti effetti sul personale dovuti al blocco del tetto retributivo, al mancato rinnovo dei contratti di lavoro e alle cosiddette promozioni bianche (quel meccanismo per effetto del quale il nostro personale, a seguito di promozioni, viene obbligato a responsabilità maggiori senza però percepire la prevista maggiore retribuzione) oltre ad una specificità lavorativa riconosciuta solo sulla a parole dal governo, ovvero solo per i doveri».

«I Poliziotti, i Penitenziari, i Forestali ed i Vigili del Fuoco da noi rappresentati sono stanchi e la misura è ormai colma. Ci auguriamo che il governo presti  la dovuta attenzione al nostro personale evitando di dover giungere, come già accaduto anche in altri Stati Europei, allo sciopero delle divise, affinché qualcuno prenda atto che questo grido di dolore che stiamo lanciando è l’ultimo appello per la sicurezza del Paese prima che si giunga al punto di non ritorno. Domani a Milano sarà l’inizio di un percorso di mobilitazione» conclude il presidente della Consulta Sicurezza.