Militari nelle grandi città. Al via il piano del governo

Paola Fusco

Il decreto legge è operativo e da lunedì prossimo i militari saranno in strada. I ministri Maroni e La Russa danno dunque il via libera al piano che prevede l’impiego dell’esercito per liberare gli uomini delle forze dell’ordine dai compiti di sorveglianza. Sono mille i soldati che saranno impiegati nei Cpt per impedire tentativi di fuga e fornire assistenza all’interno, altri mille presidieranno i cosiddetti obiettivi sensibili, come le sedi istituzionali e diplomatiche e i luoghi di culto, e ulteriori mille, scelti tra i ranghi dei reparti speciali, saranno di ronda con Carabinieri e Polizia. Ai componenti del contingente sono stai assegnati compiti di pubblica sicurezza e non di polizia giudiziaria: potranno quindi effettuare arresti solo in flagranza di reato e, comunque, agiranno avendo sempre al fianco un rappresentante delle forze dell’ordine. Ogni pattuglia dovrebbe essere costituita da un poliziotto o un carabiniere e due militari che si muoveranno a piedi come i poliziotti e i carabinieri di quartiere. “Ho insistito molto su questo” spiega La Russa “perché così avranno maggiore visibilità. Io e Maroni abbiamo lavorato spalla a spalla e in assoluta sintonia”. Si parte con Milano, Roma, Napoli, Padova e Verona e successivamente si arriverà a una decina di città. La parte del leone la faranno Milano, Roma e Napoli: in ciascuna città dovrebbero infatti andare tra i 200 e i 300 militari. Lo stanziamento finanziario per il 2008 è di 31,2 milioni di euro, altrettanti per il 2009.