‘Ndrangheta, maxisequestro a Crotone

Tiziana Montalbano

   E’ scattata, stamane all’alba, un’imponente operazione antimafia condotta dalla Polizia di Stato, tesa ad aggredire patrimoni mafiosi indebitamente accumulati. Sequestrati dagli uomini delle Squadra Mobile di Crotone e del Servizio centrale operativo, società, villaggi turistici, fabbricati, terreni agricoli, immobili e due imprese di pompe funebri, per un valore complessivo di 35 milioni di euro. Nell’operazione sono impegnati oltre 100 uomini, anche dei reparti Prevenzione crimine della Polizia di Stato. I beni sequestrati appartengono a esponenti del potente clan mafioso dei Papaniciari. L’attività investigativa, che ha permesso gli importanti risultati di oggi, è stata condotta da una specifica equipe investigativa con impiego di investigatori esperti nel settore patrimonialistico. L’operazione “Dirty investments” ha preso il via oltre un anno fa in seguito alla cruenta guerra di mafia tra le famiglie crotonesi Megna e Russelli, scoppiata per il controllo del territorio, che ebbe il suo culmine nell’agguato del 22 marzo 2008, dove fu eliminato il boss Luca Megna e gravemente ferita la figlia di 4 anni. All’episodio seguirono poi altri violenti fatti di sangue. Le indagini permisero nel novembre 2008 di infliggere un primo durissimo colpo ai clan rivali, con la cattura di 25 esponenti mafiosi dei rispettivi gruppi criminali, per delitti diversi, tra i quali associazione di tipo mafioso, estorsioni ed altri gravi delitti. Fu sequestrato anche un arsenale di armi a disposizione del clan Russelli, il cui boss era stato catturato pochi mesi prima a Imola (BO.