Ascensori, utenti chiedono più sicurezza

Paola Fusco

 Il 33% dei condomini percepisce il proprio ascensore come vecchio e ne auspica la revisione o addirittura la sostituzione. E’ quanto emerge da una ricerca Mediacom diffusa in una nota di Confindustria Anie/Assoascensori. "L’industria ascensoristica italiana è leader in Europa e nel Mondo: l’Italia detiene il primato mondiale in termini di ascensori installati, con circa 870.000 impianti che ogni giorno effettuano oltre 100 milioni di corse. Un quinto del totale degli Ascensori presenti in Europa è installato in Italia – si legge nella nota – Ma il 40% degli ascensori in servizio nel nostro Paese è in funzione da più di 30 anni e almeno il 60% non è dotato delle moderne tecnologie che garantiscono un adeguato livello di sicurezza". Nel ranking europeo di recepimento della Normativa comunitaria in relazione alla sicurezza degli ascensori l’Italia occupava sinora solo l’undicesima posizione. Proprio accogliendo una Raccomandazione europea, l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale 23 Luglio 2009 “Miglioramento della sicurezza degli impianti ascensoristici anteriori alla direttiva 95/16/CE”, costituisce un significativo passo in avanti per garantire gli stessi livelli di qualità e sicurezza per tutti gli ascensori. In particolare, per gli impianti installati prima del Luglio 1999 (e si tratta di ben 700.000 impianti!), sinora esclusi dalla succitata Direttiva europea (recepita in Italia dal DPR 162/99) e ora inseriti nell’area di applicazione del DM. I livelli di qualità e sicurezza disposti dal DM sono gli stessi richiesti da tempo dagli utenti, conferma la ricerca “Ascensore con vista”, un’inchiesta realizzata da Mediacom, in collaborazione con l’Università di Napoli e per conto delle principali associazioni del settore, tesa a verificare il livello di soddisfazione degli utilizzatori rispetto all’ascensore, confrontando in particolare i comportamenti di amministratori e condomini. Sebbene la maggioranza degli intervistati, siano essi condomini o amministratori, giudichi il proprio ascensore complessivamente affidabile (66%), piuttosto affidabile (9%) o molto affidabile (15%), confermando così l’eccellenza delle industrie italiane del comparto nella produzione, installazione e manutenzione degli impianti elevatori, è significativo che – rispondendo alla richiesta di commenti o suggerimenti – quasi un terzo dei condomini (precisamente il 32,56%) faccia notare che il proprio impianto è vecchio e che necessiti di essere revisionato o addirittura sostituito. Significative anche le risposte offerte dal campione in merito alle specifiche aree ritenute come passibili di un miglioramento negli elevatori. Se il 39,02% degli intervistati ritiene eccessivo il livello di rumorosità degli ascensori, ben il 26,83% auspica un miglioramento nella fase di arresto al piano. La mancanza di precisione nell’allineamento dell’ascensore al piano è infatti statisticamente una delle principali cause di incidenti nel settore: circa un terzo degli incidenti che si verificano ogni anno sono dovuti all’aver inciampato entrando o uscendo dall’ascensore (sulla base delle statistiche diffuse da Assoascensori federata Confindustria Anie). Anche un dislivello di 2,5 cm può far cadere una persona. Le conseguenze, in particolare sugli anziani, possono arrivare sino alla frattura al femore, con un significativo aumento dei costi sanitari nazionali dovuti ai ricoveri. Inoltre, quasi un intervistato su 5 (precisamente il 19,51%) ritiene che si debba intervenire per migliorare il sistema di funzionamento delle porte automatiche. L’ urto contro le porte che si chiudono è un’altra fra le principali cause di infortunio. I graduali adeguamenti richiesti dal nuovo DM renderanno necessaria l’adozione di moderni sistemi di chiusura che impediranno gli urti agli utenti. Importanti anche i risultati relativi all’atteggiamento registrato nei confronti del servizio di assistenza telefonica in caso di guasto. La maggioranza degli amministratori mostra infatti un grado di soddisfazione piuttosto alto (tra il 30% e il 40%) o molto alto (tra il 35% e il 45%) per ognuna delle categorie di servizio sulle quali è stato chiamato a esprimersi: attesa, competenza, disponibilità ed efficacia. Tale servizio (la cui esistenza è mediamente poco nota ai condomini mentre lo è di più agli amministratori) nel nostro Paese è obbligatorio solo per gli ascensori di nuova installazione ma, in seguito all’entrata in vigore del DM, l’obbligatorietà sarà estesa anche agli impianti installati fino a giugno 1999. Laddove infatti negli ascensori installati negli stabili sia presente unicamente un allarme acustico, il rischio reale per gli utenti che dovessero restare bloccati all’interno dell’impianto la sera tardi o all’approssimarsi del week-end, specialmente in assenza di un custode, è quello di dover attendere un tempo lunghissimo prima di ricevere soccorso. Eventualità che viene scongiurata lì dove è attivo, 24 ore su 24, un servizio di comunicazione telefonica bidirezionale. Significativo, infine, il grado di attenzione rivolto dagli intervistati al problema dell’accessibilità all’ascensore per i disabili, accessibilità che il nuovo DM si propone di ottimizzare, in modo complementare all’iter di miglioramento della sicurezza complessiva del mezzo. Dal punto di vista normativo, in questo campo si tratta di uniformarsi a una specifica tecnica, già esistente a livello europeo, per l’accesso sicuro agli ascensori delle persone con disabilità (es. le porte dell’ascensore devono essere abbastanza larghe da consentire il passaggio delle persone in sedia a rotelle; il non vedente ha bisogno di un segnale acustico che annunci l’arrivo dell’ascensore, etc.).