La Guardia di Finanza di Padova ha scoperto un bunker video controllato dall’interno con un sistema di telecamere a circuito chiuso in cui avveniva un insolito commercio di cocaina. Nell’insospettabile appartamento di via Croce Verde, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria si sono trovati davanti a un vero e proprio “banco dei pegni dello spaccio”: oltre a sostanze stupefacenti, erano custoditi, in bella vista come in una gioielleria, decine di orologi e accendini di note marche, monili d’oro e pietre preziose. Il “tesoretto”, immediatamente sequestrato, il cui valore si aggira sui 100.000 Euro, veniva alimentato con gli oggetti preziosi che il trafficante “gioielliere”, a fronte della cessione di droga, accettava in pagamento da decine di commercianti, professionisti e imprenditori, privi di liquidità a causa della crisi economica. Tra i monili anche due fedi nuziali di marito e moglie, cocainomani entrambi, date in pegno al loro “fornitore”. L’operazione ha portato alla denuncia di 52 persone, di cui 28 sono state tratte in arresto
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