Pakistan: altri "martiri" della vaccinazione antipolio

domenico silvestri

Sono stati uccisi mentre cercavano di salvare delle vite. Sono morti così, oggi, altri quattro operatori umanitario in Pakistan, uccisi probabilmente dai Talebani o da altri gruppi estremisti islamici che hanno lanciato una “fatwa” contro la vaccinazione antipolio. Gli assassini hanno colpito in due località diverse, nel sud e nel nord ovest del Pakistan, e gli atti criminosi non sono probabilmente nemmeno collegati tra loro. Nel primo incidente, avvenuto a Karachi, un gruppo di uomini armati ha aperto il fuoco contro una squadra di volontari impegnata a vaccinare i bambini dell’area di Qayyumabad. Tre sono stati uccisi, tra cui due donne. Ieri le autorità della provincia meridionale del Sindh avevano avviato una nuova campagna di tre giorni per 7.6 milioni di bambini ancora vulnerabili alla polio. Un secondo attacco ha invece interessato il distretto di Mansehra, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, dove un operatore è morto all’ospedale per le gravi ferite riportate durante l’attacco. Le vaccinazioni antipoliomielite, malattia debellata a livello endemico dal vaccino e che è presente ancora in poche aree del mondo, sono state sospese dalle autorità pakistane perché non in grado di garantire la sicurezza degli operatori.