Poliziamoderna di Aprile: approfondimento contrasto pedopornografia

Roberto Imbastaro

L’operazione antipedofilia portata a conclusione oggi dalla Polizia Postale di Genova dimostra ancora una volta lo straordinario impegno della Polizia di Stato contro uno dei fenomeni più riprovevoli dei nostri tempi. 

La specificità della Polizia Postale per la tutela del cittadino che utilizza per comunicare le nuove tecnologie e il web, è un unicum nel panorama delle Forze di Polizia .

Al riguardo il numero di aprile di PoliziaModerna, rivista ufficiale della Polizia di Stato,  dedica un ampio approfondimento sul tema con particolare riferimento al ruolo e alle attività del CNCPO ( Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online). «Dal 2015 fino ad oggi sono 1.849 i siti oscurati, classificati nella black-list», sostiene Elvira D’Amato alla guida del Centro. In aumento lo scambio di foto e filmati di violenze sessuali sui minori nelle Darknet, le reti anonimizzate dove è più difficile essere rintracciati. Per combattere il fenomeno, il Cncpo ha creato una squadra che indaga sotto copertura. Poliziamoderna ha intervistato un undercover che da anni insegue in Rete gli “orchi” virtuali. Ne parliamo anche con gli psicologi dell’Uaci, l’Unità di analisi dei crimini informatici della Polizia di Stato, che delineano anche il profiling del cyber pedofilo e spiegano il crescendo di casi sul fenomeno del sexting, la condivisione di messaggi e foto di nudo e sesso sui cellulari, in cui sono coinvolti i minori, nuova frontiera pornografica del cyberbullismo  (tutto su www.poliziamoderna.it).