POLIZIAMODERNA: inserto Olimpiadi Rio 2016 partecipazione atleti Fiamme Oro e gestione sicurezza

Roberto Imbastaro

Saranno ben 42 (di cui 4 paralimpici) gli atleti del Gruppo sportivo Fiamme oro, impegnati in 18 discipline, che faranno parte della spedizione azzurra ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro.

Ed è proprio a loro che Poliziamoderna dedica lo speciale del mese di agosto/settembre con 18 pagine in cui potrete trovare tutte le schede della “pattuglia cremisi” che volerà a Rio (scaricabili dal sito della Rivista www.poliziamoderna.it), le dichiarazioni di ogni atleta in cui sono racchiuse la gioia di partecipare alla più grande kermesse sportiva al mondo e la speranza di raggiungere un obiettivo ben preciso. 

Ad impreziosire il primo piano, due interviste ai massimi esponenti dello sport italiano: Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, e Luca Pancalli, a capo del Comitato italiano paralimpico.

Due interviste in cui, alla vigilia della partenza per Rio, i due presidenti ci parlano della situazione dello sport italiano, nonché delle speranze riposte nelle Olimpiadi carioca e l’importanza ricoperta dai Gruppi sportivi militari e delle forze di polizia, così come accenna nel suo intervento Giovanni Malagò: «Lo sport italiano deve essere grato ai Gruppi militari e ai Corpi dello Stato per i risultati raggiunti e per la valenza della programmazione portata avanti negli anni, frutto di scelte prospettiche. Si è creata una sinergia proficua, che ha portato in dote al movimento certezze e vittorie, frutto di una costante azione propositiva e dell’attenzione rivolta nei confronti della pratica agonistica. Gli atleti vengono messi nelle condizioni ideali per poter esprimere il loro talento, grazie a un’assistenza tecnica e infrastrutturale di livello. C’è la volontà di fare ancora di più squadra per individuare percorsi condivisi che sappiano garantire orizzonti importanti al mondo che rappresentiamo. Sono sicuro che questo legame vivrà sempre più all’insegna del successo». 

Ma dal 7 settembre, per 12 giorni, sarà tempo anche di Paralimpiadi, sempre in terra brasiliana, una manifestazione che oramai ha assunto la stessa dignità dei Giochi olimpici. A Rio ci saranno anche 4 atleti del Gruppo sportivo della Polizia di Stato che parteciperanno ai Giochi dedicati a coloro che gli inglesi definiscono anche come i “Superhumans”. E di questo impegno ci parla anche Luca Pancalli che sulla sinergia messa in atto da qualche tempo con le Fiamme oro, dichiara a Poliziamoderna: «Quando sono diventato presidente mi sono posto tanti obiettivi, tra cui includere nel processo i gruppi sportivi militari e delle forze di polizia. Per noi era importante aprire una breccia dal punto di vista d’immagine, comunicazione e cultura: ha più forza propulsiva per la nostra strategia di politica sportiva Bebe (la campionessa della scherma, ndr) che va nelle scuole a parlare indossando la tuta delle Fiamme oro che non tanti anni di battaglie. Ma quello che vorrei è che un giorno una parte dell’aliquota di personale disabile che i ministeri hanno l’obbligo di assumere, in base alla legge 68 del 1999, venisse utilizzata per chi indossa la maglia azzurra. Assunti in ruoli amministrativi verrebbero distaccati ai gruppi sportivi per tornare negli uffici al termine della carriera agonistica. In questo modo lo sport sarebbe strumento di politica attiva per dare un’opportunità ai ragazzi e per far crescere la cultura del Paese». 

Poliziamoderna dedica anche un occhio alla sicurezza dei Giochi di Rio, che si svolgeranno in un periodo storico particolarmente caldo sul fronte del terrorismo. Con il direttore dello Scip (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia), Gennaro Capoluongo, abbiamo parlato della collaborazione della polizia italiana all’interno del Centro di cooperazione internazionale nella capitale Brasilia, dove, su iniziativa della polizia federale sudamericana, saranno riuniti i rappresentanti delle forze dell’ordine di quasi 200 Paesi invitati alla competizione. In un contesto di alto livello di allerta terroristica, l’obiettivo del dispositivo di prevenzione è quello di agevolare e accelerare lo scambio di informazioni sensibili sul conto di qualsiasi individuo potenzialmente minaccioso per la sicurezza dell’evento. 

Resta da vedere chi sarà l’atleta azzurro che si aggiudicherà la medaglia d’oro numero 200 della storia italiana ai Giochi olimpici estivi. La speranza è che quella medaglia d’oro si tinga anche di cremisi.