Privacy, ispezioni del Garante su videosorveglianza

Paola Fusco

Sono in corso in tutta Italia ispezioni su 40 sistemi di videosorveglianza installati da comuni, scuole, ospedali, società private, istituti di vigilanza che trattano dati personali anche per conto terzi. Il Garante privacy, che dà notizia dell’operazione, si avvale della collaborazione del Comando unità speciali della Guardia di Finanza e intende verificare il rispetto delle regole già fissate dall’Autorità con il provvedimento generale del 2004 e disegnare un quadro aggiornato sull’attuale impiego dei sistemi di videosorveglianza in diversi ambiti, sia pubblici sia privati. È in crescita costante, infatti, sottolinea il Garante, il ricorso alle telecamere di controllo in aree aperte al pubblico e in aree private così come l’utilizzo di tecnologie sofisticate e sistemi miniaturizzati. Gli accertamenti del Garante mirano anche a far emergere eventuali aspetti non ancora specificamente disciplinati dalla normativa. Il Garante sottolinea in una nota che “sempre più frequente risulta la condivisione, soprattutto in ambito locale, di sistemi di videosorveglianza tra soggetti privati e pubblici, senza un’adeguata regolamentazione dei casi in cui le immagini raccolte possono essere utilizzate”. In forte sviluppo, rileva l’Autorità per la protezione dei dati personali, anche l’uso di Internet per la trasmissione di dati ripresi dalle telecamere, con conseguenti problemi di sicurezza nella comunicazione telematica qualora i dati non siano protetti da efficaci sistemi di codifica. In continuo aumento anche l’impiego di dispositivi miniaturizzati o camuffati che, non essendo immediatamente percepibili come le tradizionali telecamere, richiedono un’informativa agli utenti ben visibile e completa. Sempre più spesso poi, sottolinea il Garante, sono istituti di vigilanza privati a gestire sistemi di ripresa di soggetti diversi presso un’unica centrale operativa, con una rilevante concentrazione di immagini. Attraverso i controlli, l’Autorità intende acquisire elementi che consentano di verificare, in particolare, l’informazione data al pubblico, il rispetto delle misure di sicurezza, i tempi di conservazione delle immagini in caso di registrazione, i soggetti ai quali i dati vengono comunicati. I soggetti da sottoporre a ispezione sono stati individuati tenendo conto della dimensione del sistema di videosorveglianza, della loro incidenza in aree aperte al pubblico con una elevata presenza di persone e di minori, dell’utilizzo di tecnologie particolarmente sofisticate o di telecamere non facilmente rilevabili.