Scommesse clandestine, maxioperazione GdF

Gian Luca Berruti

I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce, unitamente ai colleghi degli altri Reparti del Corpo territorialmente competenti, stanno eseguendo dall’alba di oggi 47 perquisizioni in Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Puglia e Sicilia presso i domicili e i locali nelle disponibilità di 26 soggetti appartenenti a un’associazione criminosa dedita all’illecita raccolta di scommesse clandestine on-line su eventi sportivi. L’operazione, denominata in codice “Poker 2”, ha preso avvio nel 2008 allorquando le Fiamme Gialle del capoluogo salentino cominciarono a indagare sul conto di una società di capitali austriaca con sede a Innsbruck. La stessa società, priva delle previste concessioni rilasciate dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, ha promosso e organizzato, su larga parte del territorio italiano, un sistema illegale di raccolta di scommesse telematiche su manifestazioni sportive avvalendosi di una fitta rete di agenzie (500 secondo gli investigatori della Guardia di Finanza) che introitavano centinaia di milioni di euro dagli scommettitori e i cui gestori sono stati denunciati. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce e sviluppatesi con il supporto dello S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza di Roma, hanno altresì consentito di provare il diretto interesse della criminalità organizzata per il lucroso giro di denaro indotto dalle scommesse. Nella vicenda, infatti, è coinvolto un noto pregiudicato della zona, condannato con sentenza definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso che, tra l’atro, controllava numerose agenzie in diverse regioni d’Italia. A carico di quest’ultimo, e dei suoi familiari indagati per riciclaggio e reimpiego di denaro sporco, i militari della Guardia di Finanza hanno eseguito sequestri di beni per un ammontare di oltre 4 milioni di euro. Sul fronte estero, grazie alla collaborazione con l’INTERPOL, sono in corso iniziative rogatoriali finalizzate al sequestro di conti della società austriaca.