Siazzu ricorda i martiri di Fiesole

Tiziana Montalbano

 Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gianfrancesco Siazzu, ha partecipato in mattinata alla commemorazione solenne del 65° anniversario del sacrificio dei tre Carabinieri ”Martiri di Fiesole”. Alla celebrazione della Santa Messa, officiata in cattedrale dal Vescovo di Fiesole, Monsignor Luciano Giovannetti, ha fatto seguito la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti sul Colle di San Francesco. Erano presenti alla commemorazione, oltre ad Autorita’ civili e militari di livello regionale e provinciale, il Prefetto di Firenze Andrea De Martino ed il Sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato. Nel 1944 Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola erano tre Carabinieri poco piu’ che ventenni in servizio presso la Stazione di Fiesole che, sin dal mese di aprile, pur continuando a svolgere i propri compiti istituzionali, cooperavano con le forze della Resistenza. L’ 11 agosto ricevettero l’ ordine da parte del Comandante di Stazione, nel frattempo arrestato dai nazisti e riuscito a fuggire, di lasciare la caserma e di puntare su Firenze per ricongiungersi alle truppe alleate. I tre militari eseguirono l’ ordine, ma non potendo attraversare le linee nemiche per raggiungere il capoluogo, si diedero alla macchia, costituendo una base operativa nell’ antico anfiteatro di Fiesole. Qui, il giorno successivo, vennero informati da un sacerdote e dal Segretario Comunale che i nazisti minacciavano la rappresaglia su 10 civili inermi se non si fossero consegnati immediatamente. Pur consapevoli del destino cui andavano incontro, La Rocca, Sbarretti e Marandola non esitarono a presentarsi al Comando tedesco, dove vennero arrestati e, poco dopo, fucilati. Il sacrificio valse a ciascuno dei tre Carabinieri la concessione della Medaglia d’ Oro al Valor Militare alla Memoria. Nel corso del proprio intervento, il Generale Siazzu ha ricordato le parole di riconoscenza che Papa Giovanni Paolo II, raccoltosi in preghiera presso il monumento nel 1986, riservo’ a quei giovani che ” seppero offrire la propria vita per la liberta’, per la pace e per la giustizia”. ” La ferma volonta’ di difendere la popolazione da ogni sopraffazione e violenza e’ da sempre impegno primario dell’ Arma”, ha sottolineato il Comandante Generale, che ha infine rivolto un pensiero commosso ai circa ” diecimila Carabinieri caduti nell’ adempimento del dovere in quasi 200 anni di storia della nostra Istituzione: piu’ della meta’ in guerra, pochi famosi, qualcuno noto, la stragrande maggioranza ignoti”. A conclusione della commemorazione, sono stati premiati cinque studenti delle Scuole medie di Fiesole vincitori del concorso letterario dedicato al sacrificio dei tre Carabinieri Martiri.