Smarter Cities… secondo IBM

la redazione

Il programma “Smarter Cities” di IBM  ha siglato fino ad oggi dodici protocolli strategici con sessanta città, avviato progetti di innovazione e consolidato una comunità di circa 40 città in partnership con Forum PA.

Questo osservatorio privilegiato ci ha consentito alcune considerazioni, prima fra tutte che non esiste “la soluzione” e non vi è “la citta più intelligente”: il contesto non solo è particolarmente complesso, ma subisce costanti evoluzioni. E’ quindi necessario, di volta in volta, saper interpretare le esigenze del presente, coniugando una vista sul futuro, ascoltando i bisogni dei cittadini, per poter ottenere la loro soddisfazione e consenso, ottimizzando nel contempo risorse economiche limitate.

Offrire di più, in termini di qualità e personalizzazione, con meno: questa è la grande sfida delle città italiane e non solo. Ci siamo quindi interrogati su come l’IT potesse venire incontro a questa situazione, avviando un processo di innovazione capace di ripagarsi in tempi brevi, intervenendo in modo prioritario in aree critiche capaci di liberare risorse, quali:

1. Elusione ed evasione, per recuperare denaro.

2. Gestione degli asset: identificare il patrimonio, le sue caratteristiche, gestirlo e manutenerlo correttamente può significativamente abbattere i costi.

3. Nuovi servizi: lo sviluppo di nuovi servizi, ritagliati sulle caratteristiche della città può consentire nuove entrate.

Si tratta quindi di “penetrare” in una città e capire come bilanciare le 3 leve. In questo modo si può pensare di “costruire” una città “a costo zero” in piena ottemperanza al nuovo CAD, che pone tra gli obiettivi quello del raggiungimento di una maggiore efficienza per indirizzare le risorse recuperate in meritocrazia (70%) ed innovazione (30%).

Tutto ciò, però, non basta. Ci troviamo di fronte a fenomeni che rappresentano un’unica realtà complessa: grandi inurbamenti e periferie svuotate; consolidamento di poli urbani derivanti da aggregazioni di entità territoriali multiple; nuove città definite “città territorio”, che emergono non solo da crisi economiche ma anche da crisi ambientali e dai rischi naturali (esondazioni, squilibri idrogeologici, terremoti). 

Le aree metropolitane sperimentano un forte deficit infrastrutturale, in particolare per quanto concerne la mobilità, non solo urbana (aeroporti, alta velocità), il degrado di ampi quartieri nelle periferie storiche, le trasformazioni dei modelli abitativi.

I sistemi di città piccole e medie richiedono invece di essere meglio strutturati nella loro articolazione multiregionale, rafforzando le relazioni di complementarietà e sinergia tra i singoli centri e le connessioni con le reti globali (es. infrastrutture di trasporto).

La complessità è determinata dalla concertazione di diversi intelocutori sia pubblici che privati, sia dalla difficoltà di identificare un “perimetro” definito.

In questo contesto, le nuove tecnologie di rete e virtualizzazione (dal virtual desktop, allo sportello virtuale, al cloud) riescono a svincolarsi dal limite fisico e garantire la gestione della complessità ottimizzando le risorse a disposizione.

Centrale, nel sistema urbano, è la “Governance”, ovvero la capacità di monitorare a livello territoriale come le indicazioni vengano interpretate e tradotte in servizio per il cittadino. A supporto della governance si collocano tutti quei sistemi o motori di intelligence in grado di misurare, interpretare, pianificare e anticipare i fenomeni, come l’IBM Intelligent Operations Center for Smarter Cities, una nuova soluzione studiata per aiutare le città, di ogni dimensione, ad ottenere una visione complessiva delle informazioni dislocate nei diversi dipartimenti e nelle agenzie che lavorano per la città stessa. Grazie all’applicazione di modelli analitici avanzati ai processi delle attività amministrative locali – gestiti attraverso un unico punto di comando centrale – le città saranno in grado di prevedere i problemi, rispondere alle situazioni di crisi e gestire al meglio le risorse.

Per rispondere a questa esigenza e permettere agli Amministratori di poter “toccare con mano” l’innovazione, IBM ha recentemente inaugurato, presso l’IBM Forum di Segrate, la Stanza del Sindaco: una vera e propria centrale operativa del futuro, un luogo nel quale possono essere visualizzate in tempo reale – grazie a un sistema integrato di sensori e a una serie di display e cruscotti interattivi – tutte le informazioni relative al vivere urbano, così da consentire di prendere decisioni e avviare attività di pianificazione per migliorare e rendere più efficace il governo della città.

Sono già numerose le amministrazioni comunali che hanno avviato progetti di collaborazione con IBM, attraverso la creazione di specifici Comitati congiunti per l’Innovazione.

Parma ha dato priorità al dialogo con i cittadini attraverso l’utilizzo di video sportelli, cioè postazioni dislocate per la città da cui collegarsi con un operatore e sbrigare le proprie pratiche, e la Citizen Card in versione 2.0. Il sistema si basa su una carta del cittadino che, grazie all’uso di sensori, facilita l’accesso ai servizi. Alla carta saranno associati servizi erogati dal Comune e l’accesso ai servizi di mobilità e a quelli di pagamento di contributi locali. Reggio Emilia ha scelto di dare priorità alla formazione, con il progetto pilota "Classroom 2.0", attraverso cui studenti, insegnanti, genitori e aziende locali avranno a disposizione una piattaforma collaborativa per poter interagire e scambiare informazioni sulle attività di gestione della classe, sugli interessi ei  risultati degli studenti e su nuove possibilità lavorative.

Salerno si è focalizzata sui temi della "accessibilità" e dell’assistenza alle categorie più deboli, attraverso la realizzazione di alcuni progetti pilota, seguendo l’approccio sistemico “Human Centric” di IBM. IBM e Dr. Hein GmbH hanno, invece, avviato a Bolzano il progetto Abitare Sicuri – Sicheres Wohnen, come primo risultato concreto dell’accordo strategico, siglato tra IBM, la città di Bolzano e il TIS innovation park alla fine del 2009. Lo scopo di tale progetto è quello di introdurre e testare un nuovo sistema di tele-monitoraggio e tele-assistenza per le persone che necessitano di assistenza domiciliare.

Pisa ha scelto di indirizzare per primi i settori del turismo e dei beni culturali, della mobilità urbana e dell’ottimizzazione dei flussi delle acque. A Venezia, grazie alla nuova rete wi-fi realizzata dal Comune, è stato messo in atto un progetto pilota basato su tecnologia mobile con l’obiettivo di guidare i turisti alla scoperta delle parti meno conosciute della città, fornire loro informazioni sui siti di interesse storico e prevenire, nel contempo, un eccessivo affollamento delle “calli”.

A Nettuno invece è stato realizzato un progetto pilota per rendere la città più accessibile ai disabili. Attraverso l’utilizzo di Tag e smartphone, le persone disabili potranno così accedere a negozi, uffici, ristoranti venendo guidate passo- passo nel proprio percorso e potendo contribuire a migliorare il servizio attraverso feedback diretti. L’accordo tra IBM e la città di Firenze si focalizza sull’impulso a un modello di “città interconnessa”, che si caratterizza per la centralità del cittadino al quale, in sintesi, l’innovazione semplifica il rapporto con il territorio e la comunità.

Bergamo ha scelto di cooperare con IBM con l’obiettivo principale di favorire la semplificazione e la diffusione su tutto il territorio urbano dei servizi al cittadino e il potenziamento di soluzioni atte a garantire una maggior sicurezza per la comunità locale. Il comune di Ancona si è affidato alle competenze e all’esperienza di IBM per la realizzazione di progetti relativi alla semplificazione e alla diffusione su tutto il territorio urbano di servizi al cittadino, a un nuovo sistema di governo delle informazioni, al catasto digitale e alla gestione programmata delle attività sulle strade.

Molto importante, inoltre, l’accordo tra l’amministrazione comunale de L’Aquila e IBM Italia, finalizzata all’analisi e alla definizione delle priorità d’intervento nello sviluppo di un nuovo modello di città.

Di notevole rilevanza, infine, la partnership tra IBM e il Comune di Genova, città che partecipa al bando “Smart Cities and communities”, promosso dalla Commissione Europea. IBM contribuirà al progetto grazie alla propria visione, competenza ed esperienza che si concretizza in metodologie comprovate e soluzioni innovative – come il cruscotto direzionale -, in materia di previsione e di analisi avanzata, dedicate allo sviluppo di sistemi di monitoraggio e di pianificazione. Altri ambiti di intervento sono poi legati all’Infomobilità, al controllo delle acque, alle Smart Grid, al monitoraggio dei valori di CO2.